UIL, situazione paradossale ospedale Aq


Unità Operativa psichiatria Ospedale Civile L’Aquila. Nardella (UIL):situazione assurda ed alquanto paradossale per i poliziotti penitenziari.

Sulmona – Con estremo dispiacere e parecchia critica abbiamo dovuto evidenziare e nello stesso tempo contestare al Direttore Generale F.F. ASL1 L’Aquila-Avezzano-Sulmona nonchè Direttore Sanitario O.C. L’Aquila la totale mancanza di rispetto della normativa in materia di fumo e quindi di considerazione nei confronti degli operatori di Polizia Penitenziaria dell’Aquila, di Sulmona e di Avezzano che prestano il loro servizio all’interno della Unità Operativa di Psichiatria dell’Ospedale Civile dell’Aquila

La sfortuna, se così possiamo dire, ha voluto che l’altra notte a svolgere il servizio di piantonamento presso l’U.O. oggetto della vertenza ci si sia andato proprio lo scrivente. Ho potuto quindi, in questa maniera, prendere personalmente cognizione di una situazione vergognosa, al limite del rispetto umano e che in molteplici circostanze mi era stata riferita da altrettanti sfortunati operatori ma mai avrei creduto rispondesse al vero.
Lo scrivente lamenta l’assenza oltre che del benché minimo rispetto della normativa in tema di sicurezza e salubrità laddove si deve fare i conti con l’esposizione a fumo passivo anche della messa in sicurezza degli operatori di polizia penitenziaria ivi impegnati nello svolgimento del loro servizio. Parlare del perpetrarsi di ciò in qualsiasi luogo pubblico risulta già di per sé grave. Farlo in un ospedale ( laddove cioè la prevenzione dovrebbe essere massima ed indirizzata a curare e non a rischiare di far ammalare) lascio a voi decidere a che punto possa essere elevata la critica ( spero non mi si venga a dire che il tutto fa capo alla tipologia di paziente ricoverato), continua a sottolineare Nardella-

La postazione( se così la vogliamo chiamare visto che consiste in un piccolissimo tavolo quadrato corredato di due sedie per nulla ergonomiche) degli armati ( ci si chiede quanto possa essere conveniente lavorare a diretto contatto con tali pazienti armati di pistola beretta 92 FS Parabellum) poliziotti penitenziari insiste infatti a pochi centimetri da una pseudo area riservata ai pazienti fumatori ( praticamente tutti i ricoverati) per nulla ermetizzata, privata di adeguato sistema di aspirazione e, pertanto, arrecante grave nocumento per la salute di chi, suo malgrado, viene obbligato a stazionarvici. Del tutto opinabile, altresì, risulta essere l’aver permesso l’implementazione dell’accendisigari elettronico( giustamente i pazienti psichiatrici vengono privati degli accendini) in un angolo posto al di fuori dell’area fumatori e proprio dinanzi la postazione degli agenti. Nelle more delle responsabilità che sarebbero da ascrivere alla competente ASL si è chiesto quindi al Dirigente generale Dr.ssa Maria Simonetta Santini l’immediato ripristino dei previsti parametri di sicurezza e di salvaguardia della salute di tutti gli addetti ivi posti in servizio facendo dotare i poliziotti penitenziari di tutti i dispositivi volti a soddisfare l’esigenza di garantirsi il diritto alla salute oltre che a lavorare con la serenità necessaria. Sarà cura dello scrivente informare chi di competenza qualora ciò non dovesse essere fatto nei tempi richiesti.


28 Maggio 2019

Categoria : Attualità
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.