Sanità in Abruzzo: l’intervento dell’ex consigliere regionale P. Pietrucci (Pd)


L’Aquila – (F.C.). L’ex consigliere regionale del Partito Democratico, Pierpaolo Pietrucci, ha espresso alcune considerazioni in merito agli orientamenti dell’attule giunta regionale sui temi della sanità: “Il bluff delle elezioni regionali è finito. Il governo attuale, che ha vinto sulle contraddizioni territoriali tra costa ed entroterra e sul necessario riequilibrio territoriale, ha mostrato il suo volto e lo ha fatto su uno dei temi fondamentali del regionalismo italiano: la sanità. Basta guardare gli allegati al documento di ridefinizione della rete ospedaliera ai sensi del Dm 70/2015 per comprendere che il presidente Marsilio vuole spostare il baricentro della sua politica non già su un rilancio delle aree interne, ma su un ulteriore potenziamento delle zone costiere. Per fare un Dea di secondo livello – ha illustrato Pietrucci – occorrono 75.000 accessi appropriati al Pronto Soccorso: L’Aquila ne ha poco più di 45.000. Deve essere sede di discipline complesse e quindi servirebbe cardiochirurgia che ha sede a Teramo. Ma il punto è che, con la suddivisione delle specializzazioni, sostanzialmente il Dea di secondo livello L’Aquila-Teramo già esiste. Si tratta di costruire, nelle sedi deputate e coinvolgendo i rappresentanti istituzionali di riferimento (perché non tornare a convocare il comitato allargato dei sindaci?), un dibattito serio in cui si possa rilanciare un ruolo di primo piano per le aree interne, per arrivare a una strategia complessiva che non penalizzi nessuno, ma salvaguardi e migliori le eccellenze dell’ospedale e dell’Università dell’Aquila. Con Teramo si possono studiare forme di compensazione per la nostra città, possiamo metterle a punto e proporle assieme ai medici, alle associazioni, ai rappresentanti politici, ai sindacati, agli operatori dei due territori di riferimento. Quando si è trattato di combattere – ha quindi concluso Pietrucci – non c’è stato colore politico di appartenenza, ma solamente l’obiettivo di creare un adeguato sviluppo delle aree interne. Non chiedo che si ripeta lo scontro che mi ha visto protagonista con l’allora governatore D’Alfonso, ma mi aspetto che i tanti eletti della provincia dell’Aquila possano far valere le ragioni del territorio che li ha scelti come rappresentanti”.


29 Luglio 2019

Categoria : Politica
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