Le belle battaglie di una bella persona


Nadia Toffa, giornalista delle Iene, è volata altrove come una farfalla, lieve e leggiadra. Una creatura delicata e fortissima, coraggiosa, una bella persona.
Ma, ciò che è sempre più raro, giornalista con la G maiuscola. Di quelle che in un’Italia arrogante, lividamente muta di fronte alle verità, complice e bifida, vengono o seppellite di querele o semplicemente messe al bando.
Nadia aveva combattuto alcune battaglie anche in Abruzzo, contro la discarica di Bussi, i rischi sismici da depositi di gas, i maxielettrodotti. Battaglie condivise con alcuni giornali elettronici ( che lei leggeva) non allineati, e regolarmente perse.
Ma non senza informare la gente dei rischi che esistono e che si corrono.
Da noi, infatti, basta scrivere la verità per essere emarginati, salvo poi tardive e fasulle rivalutazioni.
Diciamo che le battaglie si perdono soprattutto quando sono sacrosante e documentate. Lassù nell’empireo dei poteri pigiano un tasto e sei out per sempre.
Nadia Tossa si documentava, leggeva, scovava documenti, diceva la sua, illuminata dall’intelligenza dell’ironia e del garbo.
La farfalla è volata in silenzio e non tornerà. E’ un dolore che non ha bisogna di parole e ipocrisie.

PENSIERINO - Per lavorare come Nadia occorre essere bravi come lei, ma anche un editore forte, puro, che ti consenta di lavorare. Uno che non ti blocchi se tocchi tasti scottanti. Se ne trovano, ma sono pochi. La libertà di stampa è una mezza verità.



14 Agosto 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.