‘Fuoco del Morrone’: arrivata la fiaccola ad Onna


L’Aquila – (F.C.). La strada è idealmente quella percorsa da Pietro Angelerio alla fine di agosto 1294 per arrivare all’Aquila e vestire le insegne di Papa con il nome di Celestino V nella basilica di Collemaggio, in una cerimonia alla quale parteciparono, secondo alcune fonti, oltre duecentomila persone. Partita il 16 agosto scorso dall’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone, sulle pendici dell’omonimo monte nei pressi di Sulmona (L’Aquila), la fiaccola del ‘Fuoco del Morrone’ è arrivata ieri, tra le 21 e le 21.30, nella frazione aquilana di Onna dove sarà acceso il tripode della pace nella piazza della Chiesa di San Pietro Apostolo, risalente al 1300, ricostruita e restaurata, dopo il disastroso terremoto del 2009, grazie a 3 milioni di euro donati dalla Germania. Il ‘Fuoco del Morrone’ è un’iniziativa organizzata da quarant’anni dal Movimento Celestiniano e dal Centro Studi Celestiniani per ricordare il viaggio compiuto da Pietro Angelerio dall’eremo di Sant’Onofrio, nel quale si era ritirato, alla volta dell’Aquila a dorso di un asino e con re Carlo II d’Angiò e suo figlio Carlo Martello come palafrenieri. Il nuovo papa annunciò che avrebbe concesso la remissione dei peccati e l’assoluzione dalla pena a quanti, confessati e sinceramente pentiti, dai vespri del 28 agosto ai vespri del 29 avessero visitato devotamente la basilica di Collemaggio. Fino ad allora l’indulgenza plenaria era stata concessa solo ai crociati in partenza per la Terra Santa e ai pellegrini che si recavano alla Porziuncola di Assisi. Da quel momento il Perdono sarebbe stato rinnovato annualmente e concesso anche a poveri e diseredati. (fonte ANSA)


22 Agosto 2019

Categoria : Cultura
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