Scuole, problema doppio


Nelle zone distrutte dal sisma praticamente non ci sono scuole, ma moltissime baracche chiamate musp. In 1 anni non è stato fatto nulla o quasi, e figuriamoci se faranno qualcosa adesso: tra giugno e settembre si dovrebbe arrivare alla sicurezza. Viene da ridere. O da iangere, se volete. Ma troppo spesso qui si dovrebbe piangere, conviene cercare di sopravvivere alla meglio. Siamo infatti già in un ritardo di insieme che è sterminato.
Sapete che il Colosseo fu costruito in 8 anni?
A settembre ci troveremo di fronte al problema scuole che sarà enorme, incancrenito da mancanza di idee, programmi, coordinamento, fondi, incapacità generale. E allora perché non optare fin da subito per lezioni a distanza almeno nelle classi superiori?
Sarebbe troppo logico e facile, quindi non se ne fa nulla.
Preferiamo non pensare ad una seconda ondata di eidemia. Meglio toccare ferro o altro, meglio la scaramanzia che provincia e comune…

PENSIERINO - E’ come quando guardi di notte un panorama con delle luci. Ogni tanto ne manca una, e le altre tremolano distanti una dalle altre. E’ mancata la luce Roberto Gervaso. Il panorama è sempre più buio, svanisce lentamente. Il buio avanza.



04 Giugno 2020

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.