Il gambero, altro che l’aquila…


Anni fa, per il turismo operavano – spesso davvero bene – l’ente provinciale del turismo e le varie aziende di soggiorno e turismo. Pescando nei ricordi, e tra i dati storici, di un mondo in cui la maggior parte dei politici oggi in serpa non era neppure nata (bei tempi), è bene ricordare che l’ente turismo era attivo, documentato, attento a tutto il proprio territorio, con dati su arrivi e presenze in ogni albergo, programmi, idee, benchè le risorse fossero esigue.
L’ente dell’Aquila organizzò negli anni Sessanta una mostra i internazionale di arte di dimensioni mondiali, mai neppure imitata in seguito, Un evento che la città accolse stupita e orgogliosa. Un colpo d’ala di vera cultura.
L’azienda di soggiorno ogni estate offriva sette-otto grandi serate di spettacolo alla Piscina comunale, in un magnifico solario botanico. Non feste paesane con noccioline e croccanti, visto che lì conoscemmo Mina, Celentano, la Pavone e tanti altri grandi artisti ai loro albori.
Soldi ne giravano pochi, idee e iniziative tante, anche di livello. Non solo serate da minisballo popolare. . Estati belle e luminose. C’era chi lavorava nel turismo e per il turismo. L’aquila vola altezzosa e altera, il gambero cammina a marcia indietro.

PENSIERINO – Esiste anche se non funziona molto, un santo per i terremoti, Ora bisogna cercarne un altro, magari più efficiente, per gli incendi. Intanto, cerchiamo almeno i piromani. Loro sì molto efficienti…



18 Agosto 2020

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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