Fps-Cisl su rimozione macerie


L’Aquila – “Lo stoccaggio e la conservazione delle emergenze architettoniche di pregio recuperate nell’ambito della rimozione delle macerie, rappresentano un problema da affrontare nell’immediato e di cui ancora non si conoscono i contorni. Ci riferiamo, in particolare, a quegli elementi architettonici, pietre, portali, angolari e tutto ciò che identifica la città antica, separati dal resto del materiale di risulta”. A porre all’attenzione dell’opinione pubblica l’interrogativo della conservazione di quello che costituisce un vero e proprio patrimonio comune è il Segretario regionale Fps- Cisl, Elvezio Sfarra.
“Il lavoro certosino che si sta facendo, in centro storico, per la separazione in loco dei lapidei che fanno parte di palazzi storici, antiche dimore, chiese e vicoli, è sicuramente apprezzabile”, dichiara Sfarra, “sia da parte degli operatori che materialmente svolgono tale operazione, sia dei funzionari delle sovrintendenze dei Beni culturali che sono sul campo con grande professionalità. Resta, tuttavia, l’incognita di dove e come conservare questi reperti, che dovranno essere mantenuti, catalogati, al fine di riconoscerne la provenienza per il successivo riutilizzo, e custoditi in un luogo sicuro, per evitare che gli stessi diventino oggetto di furti e danneggiamenti”.
Quello delle “macerie di pregio” è un tema al centro dell’attenzione degli organismi preposti alla ricostruzione, ma che, ad oggi, ancora non trova una soluzione definitiva.
“La ricostruzione del centro storico”, aggiunge Sfarra, “non potrà prescindere dal corretto recupero del numerosissimo materiale di pregio che traccia la storia di tutta la comunità aquilana. E’ ovvio che non si potrà fare a meno di inserire manufatti moderni all’interno del centro storico, ma nelle pietre, nei portali, negli antichi stemmi, si legge il glorioso passato dell’Aquila: disperdere questo patrimonio equivale a cancellare l’identità stessa della città e centinaia di anni storia. Qualsiasi tipo di intervento volto alla conservazione di tali reperti dovrà essere concordato con il ministro dei Beni culturali, che dovrà utilizzare la massima accortezza per garantire la catalogazione e il riutilizzo, nelle sedi originarie, di tutto il materiale recuperato durante le operazione di sgombero del centro storico dalle macerie”.


07 Aprile 2010

Categoria : Cultura
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.