Sindaci, Lega e destra ammosciate
Il ballottaggio ha dimostrato, anzi confermato, che anche in Abruzzo sia la baldanzosa Lega che in genere i vocinti esponenti del centrodestra sono in fase di ammosciamento. Doppio smacco infatti, sia a Chieti che ad Avezzano. Doppio perchè a Chieti ma anche ad Avezzano, Salvini ci temeva e ci contava. A Chieti il leader del Carroccio è andato più di una volta scamiciato e vociante, contando su un’affermazione che invece non si è vista. Colpa dei soliti litigi dentro il centrodstra? Può darsi. Ma sempre ammosciamento rimane.
Ad Avezzano situazione uguale come declino leghista, ma molto differente, visto che ad affermarsi è stato un politico locale di rango come Di Pangrazio, che ha fatto molto da solo, ha rastrellato , ha camminato a testa alta su tutto e tutti ed ha convinto , vincendo. Una campagna elettorale in stile datato, ma sempre valido, dice il risultato. A votare non sono andati in molti, ma ormai si sa che le cose vanno così, specie nei ballottaggi.
Ora sono i signori del centrodestra a dover riflettere. Chi i tira avanti bene è la Meloni, per ora. Sbiadito il PD, ancora incapace di farsi valere. In totale crepuscolo di tramonto i grillini. Anche le elezioni comunali abruzzesi sono passate loro accanto, senza vederli.
PENSIERINO – Bene ha fatto il sindaco di Avezzano Di Pangrazio a mollare i partiti lavorando da solo e bene. Male ha fatto il mancato sindaco di Chieti, Di Stefano, ad avere fiducia nei partiti.
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