Cittadini e associazioni incontrano ACA


Pescara – Un tavolo di partecipazione che ha eliminato le distanze tra la cittadinanza e i vertici di ACA, per un confronto schietto e trasparente sulle bollette, sulle nuove tariffazioni, sui disservizi e sulla gestione intrapresa da poco più di un anno dalla Presidente Giovanna Brandelli, presente all’incontro con il dott. Pierpaolo Canzano, membro del CDA.
Questo l’esito dell’incontro pubblico online organizzato dal Movimento 5 Stelle Pescara che si è svolto questo pomeriggio e che ha visto intervenire l’avv. Luigi Di Corcia, Presidente regionale ACU, l’avv. Stefania Centorame, referente ABICONF, Renato Di Nicola in rappresentanza del Forum H2o, oltre a numerosi cittadini.

“Venti anni di malagestione di quello che senza mezzi termini è stato definito il “carrozzone di ACA” – commenta la capogruppo del M5s al Comune di Pescara Erika Alessandrini – “non possono essere cancellati con un colpo di spugna ma è ora che i cittadini vengano ascoltati, compresi e sostenuti da chi gestisce un bene pubblico indispensabile e insostituibile. I disservizi dell’erogazione, il mancato invio delle bollette, la gestione dei condomini e delle utenze multiple, reti vecchie di 50 anni che non sono mai state oggetto di rinnovamento, rappresentano oggettivi problemi per gli utenti che vanno risolti al più presto, così come oggettive sono le difficoltà di chi da poco più di un anno è entrato in corsa nella gestione di un ente in concordato fallimentare con 70 milioni di euro da ripianare, e come Movimento 5 Stelle abbiamo voluto instaurare un tavolo di confronto schietto e trasparente tra le parti, nell’ottica della partecipazione diretta dei cittadini alla cosa pubblica”.

“Vogliamo che questo dialogo diventi permanente” – proseguono i consiglieri Paolo Sola, Massimo Di Renzo e Giampiero Lettere – “e presenteremo una richiesta formale al Sindaco di Pescara, che in qualità di socio ACA, porti in discussione l’istituzione di una consulta permanente sull’acqua che metta seduti allo stesso tavolo cittadini, rappresentanti delle associazioni e ACA, perché il confronto e la trasparenza non possono fondarsi sulla buona volontà della Presidente, ma devono diventare un obbligo per l’ente gestore di un bene così fondamentale.
Dopo che per 20 anni le decisioni sull’acqua sono state prese nelle segreterie di partito a vantaggio di pochi e a scapito di molti, oggi come portavoce dei cittadini nelle istituzioni vogliamo che ACA apra le sue porte a chi il servizio lo paga e lo subisce, cioè ai cittadini e alle associazioni.
Porteremo il documento in Consiglio comunale e vedremo se destra e sinistra per una volta sulla gestione dell’Aca e dell’acqua si metteranno dalla parte dei cittadini o vorranno conservare questa società come il salotto dei propri partiti”.


29 Novembre 2020

Categoria : Politica
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