Chiodi: indennizzi anche fuori dai 49 comuni inclusi nell’elenco dei centri colpiti


L’Aquila – “La mia e’ diventata una missione che non può essere distolta dalle polemiche”. Lo ha affermato il Presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, durante l’illustrazione alla stampa delle misure previste dal decreto terremoto “che non hanno avuto la sufficiente pubblicizzazione”. Anche il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha fatto appello all’unita’. ” In questo momento – ha detto – le istituzioni devono essere unite. C’e’ stato un grande senso di responsabilita’ da parte delle forze politiche e mi auguro che continuii a prevalere il senso della coesione”.
Tra gli annunci di Chiodi, uno che – se sarà confermato in modo più ufficiale e per iscritto dalla Regione – appare molto importante. Per il presidente, anche chi ha edifici danneggiati in comuni non inclusi nell’elenco dei 49 indicati come colpiti, potrà accadere alle risorse per gli indennizzi. Ciò – dice il presidente – potrà avvenire in base a dichiarazioni giurate che garantiscono un nesso di causalità tra i terremoti e i danni subiti. Fino ad oggi tuttavia manca un comunicato scritto della giunta regionale che spieghi meglio ciò che ha detto Chiodi.
Il presidente del consiglio Pagano ha concluso dicendo: “Dobbiamo dimostrare di essere coesi, sobri, responsabili”. Critico a Pescara il capogruppo regionale del PD D’Alessandro, secondo il quale i poteri concessi a Chiodi per la ricostruzione sono parziali e insufficienti, mentre in altri eventi a gestire la ricostruzione sono sempre state le istituzioni regionali. I soldi a disposizione, inoltre, per il PD sono spalmati lungo un periodo enormemente lungo, fino al 2032. D’Alessando ha chiesto su questi problemi un consiglio regionale straordinario entro il 19 maggio.


30 Aprile 2009

Categoria : Politica
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