Càsoli: “L’ospedale? Ma quale chiusura?”


Càsoli – L’ospedale dell’area Sangro-Aventino, quello di Càsoli, non sarà chiuso bensì potenziato. Parola del manager della ASL di Lanciano-Vasto, Francesco Zavattaro, che oggi ha incontrato (in un tavolo voluto dal prefetto di Chieti) i sindaci, 25 in tutto, scesi in rivolta contro le ventilate ipotesi di azzeramento del nosocomio di Càsoli. Voci fondate, anzi scritte, circolate nei giorni scorsi, e oggi rientrate, almeno al momento. Si parlava di soppressione di reparti e servizi, e anche di totale chiusura dello storico ospedale. I sindaci non ci hanno pensato molto sopra e sono scesi in piazza, alcuni attuando anche lo sciopero della fame. I bilanci della ASL sono a posto, perchè chiudere? Ma no, non si chiude – dice oggi Zavattaro cancellando ogni ?timore – anzi pensiamo di migliorare servizi e prestazioni. Sarà così? In questo Abruzzo in cui la politica non è sicuramente la voce più seria e attendibile che si possa trovare, da alcuni anni va avanti e indietro il ridicolo pendolo delle voci: si chiude, si apre, si sopprimono ospedali minori, ma no, si tengono, e così via. Un andirivieni della credibilità delle istituzioni che non contribuisce certo a consolidare la fiducia dei cittadini. E poi, magari, politici, partiti, tuttologi e cervelloni si chiedono anche come mai a votare ci vada sempre meno gente. Ci sono o ci fanno?


28 Aprile 2010

Categoria : Cronaca
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