Cocullo, festa dei morsi e dei denti


Cocullo – Torna una delle manifestazioni più originali e significative della storia abruzzese, la processione detta “dei serpari”, a Cocullo, in onore del patrono S.Domenico, che unisce il piccolo centro alla Ciociaria e a Sora, dove il santo morì. Dopo la funzione religiosa la statua del santo scolpita in legno ricoperta di serpenti vivi viene portata in processione per le strade del paese. La statua e’ preceduta dal clero e da quattro ragazze in costume abruzzese che portano ‘i ciambelli’, tipici dolci locali preparati per l’occasione dalle donne del posto. Molti dei serpenti vivi si attorcigliano al collo o alle braccia non solo dei serpari ma anche di fedeli, turisti e curiosi ‘piu’ coraggiosi’. Ai rettili che vengono catturati nei giorni precedenti nelle vicine montagne vengono strappati i denti per renderli innocui. Secondo gli studiosi di tradizioni popolari la manifestazione, di origine pagana, richiama al culto della dea Angizia, tra i poteri della quale, nell’antica Marsica, c’era anche quello di proteggere dal morso dei rettili velenosi, che popolano le montagne più aspre e povere di vegetazione. Oggi di tali rettili l’unica pericolosa è la vipera, presente in diverse specie, come in tutto l’Appennino. Come tema del culto, anche la protezione dal mal di denti: i fedeli provano a tirare la corda della campana con i denti, appunto, per fortificarli. A Cocullo si recano ogni anno nel primo giovedì di maggio migliaia di turisti, non solo italiani. Purtroppo la festa dei serpari, come tante altre tradizioni abruzzese capaci di richiamare il turismo, è del tutto ignorata dalle istituzioni e dall’organizzazione turistica per tutto l’anno: ci si limita a promuoverla solo alla vigilia. L’Abruzzo non sa certo proporsi e “vendersi” adeguatamente, ma ciò nonostante per giovedì è previsto un forte flusso di visitatori.
Trenitalia ha disposto la fermata straordinaria di 10 treni regionali nella stazione di Cocullo. Qusti i treni: R 2372 Roma Tiburtina (7.54) – Cocullo (10.22) – Pescara (11,51); R 7330 Roma Tiburtina (12.57) – Cocullo (15.12) – Pescara (16.54); R 2374 Roma Tiburtina (14,33) – Cocullo (16.59) – Pescara (18,26); R 3378 Roma Tiburtina (16,30) – Cocullo (18.52) – Pescara (20,22); R 2376 Roma Tiburtina (18,35) – Cocullo (21,05) – Pescara (22,33); R 3379 Pescara (6,20) – Cocullo (7,52) – Roma Tiburtina (10,02); R 7039 Giulianova (6,10) – Pescara (6,52) – Cocullo (8,49) – Roma Tiburtina (11,03); R 2373 Pescara (9,20) – Cocullo (11,02) – Roma Tiburtina (13,17); R 2375 Pescara (14,09) -Cocullo (15,50) – Roma Tiburtina (18,04); R 2377 Pescara (18,56) -Cocullo (20,32) – Roma Tiburtina (23,02). Purtroppo, neppure questa iniziatva ha avuto la necessaria pubblicità informativa.
(Nella foto folclore.it, le serpi attorcigliate attorno alla statua di S.Domenico)


04 Maggio 2010

Categoria : Storia & Cultura
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