Ancora altri venti MAP a Fossa РBertolaso si sfoga РPerch̬ i MAP non sono tutti uguali?


Fossa – C’era anche il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, oggi a Fossa, dove sono stati consegnati gli ultimi venti MAP (casette di legno provvisorie) ai senzacasa del paese. In tutto, fino ad oggi, sono state messe sotto un tetto in paese circa 300 persone: quelle che avevano bisogno di una casa, avendola persa nel terremoto dell’aprile 2009. Bertolaso, assediato dai giornalisti, si è sfogato senza peli sulla lingua. “Per nove anni da capo della Protezione civile credo di aver fatto il mio dovere, e i risultati si sono visti. Non ho guardato in faccia nessuno e ora me la fanno pagare”. Per l’uomo in giubba blu, che a L’Aquila in tanti hanno ringraziato in una pubblica manifestazione qualche giorno fa, talvolta in Italia fare il proprio dovere porta a singolari conseguenze. “Qui con il terremoto hanno girato davvero tanti soldi – ha aggiunto amaramente – e nessuno può dire nulla di me e di come mi sono comportato… quasi fossi mister Hyde”. Quanto rimango? “Il tempo previsto – ha detto – come tutti sapevano e come io stesso dicevo. Per ora, Gabrielli sarà il mio numero due”.
A proposito di MAP, moduli abitativi provvisori, ci viene fatto notare che non sono tutti uguali e che si sta verificando un autentico arrembaggio per presentare le domande, presso un ufficio della scuola della Finanza, dove si formano lunghe code. In alcune località i MAP sono addirittura casette graziose e confortevoli, come a Onna e a S.Gregorio, mentre in altri “quartieri” i MAP sono sguarniti, spesso in aree non ancora sistemate, fangose, senza accessi e scalinate per poter arrivare alle porte. In qualche caso ci sono problemi con le finestre, che si aprono verso l’esterno. Chi percorre gli stretti camminamenti che conducono agli ingressi, rischia di ricevere “finestrate” in faccia. La domanda viene spontanea: con quali criteri sono stati assegnati? Chi ha avuto la fortuna di poter abitare in situazioni migliori, rispetto ad altri? E’ solo fortuna e casualità? Si spera che gli altri 400 o 500 MAP che il Comune intende costruire siano realizzati in modo migliore, perchè essere sfollati non deve voler dire finire in aggregati urbani somiglianti a campi di concentramento. Inoltre, chi deve eseguire le opere di arredo e completamento delle aree circostanti i MAP, lo faccia.


12 Maggio 2010

Categoria : Cronaca
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