“Se paghi 12.000 euro, lavori di sicuro”


Arma dei CarabinieriL’Aquila – I carabinieri con il cap.Marco Capparella hanno denunciato a piede libero per truffa aggravata D.D.C., 43enne, consulente informatico di Pescara.
L’uomo, secondo le indagini, si presentava falsamente quale direttore di una nota ed importante società di formazione informatica, riconosciuta giuridicamente, accreditata presso la Regione Umbria ed operante in ambito nazionale. Millantava il possesso di 2 lauree, precisamente in ingegneria informatica ed ingegneria nucleare. Si spacciava quale docente, titolare di Cattedra Universitaria, presso il Politecnico di Torino.
Con tali titoli altisonanti, stipulava contratti per l’acquisto di corsi d’informatica, per conto della predetta società.
Prometteva inoltre, con talento da vero attore, una sicura ed allettante collocazione lavorativa, al termine dello stesso, altamente retribuita. Per la società umbra, in verità, lo “svelto” svolgeva soltanto una marginale collaborazione esterna, essendo stato autorizzato a verificare, da uno specifico elenco fornitogli ad hoc dal call center della società formativa, l’attuale disponibilità di persone residenti in Abruzzo, a frequentare corsi base d’informatica.
Nell’illustrare la proposta dichiarava ai potenziali acquirenti che erano stati scelti tra soli 10 professionisti che, nell’ambito della Regione Abruzzo, avrebbero potuto beneficiare di sovvenzioni statali. Insomma, potevano frequentare tale Master Universitario, del costo di 12.000,00 euro, ricevendo il rimborso dell’80%, con fondi già stanziati, dal Ministero dell’Istruzione. A c’erano già cascati: aveva colpito due volte. La prima ai danni di una donna 49enne, e l’altra ai danni di uno stimato medico del luogo. L’inganno, oltre all’esibizione di falsa documentazione e falsi biglietti da visita, si completava inoltre con la promessa del rilascio di un Master post-laurea, al termine del corso d’informatica. A suo dire, quest’ultimo, sarebbe stato un titolo ben al di sopra della patente europea.
Tale Master sarebbe stato un titolo idoneo per l’iscrizione presso le varie Camere di Commercio e, successivamente nei Ruoli ed Albi di esperti informatici, per intraprendere l’attività peritale o di consulenza delle parti “…sia giudiziale sia stragiudiziale..”.
I Carabinieri lo tenevano sotto osservazione da qualche tempo, e, quando è stato fermato con i contratti firmati e la documentazione falsa, ha tentato, invano, la fuga. Durante il controllo, è emerso che, con lo stesso modus operandi ha truffato altre persone, risultanti da un elenco in suo possesso. Le indagini sono in corso per l’identificazione di possibili altre parti offese.
Durante l’interrogatorio, l’indagato ha ammesso le proprie responsabilità, confessando di aver conseguito solo la licenza media inferiore.


21 Marzo 2009

Categoria : Cronaca
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