1 luglio, pedaggi che vengono e vanno – Testa: “Ho avuto delle rassicurazioni”


L’Aquila – CHIETI-PESCARA E ASCOLI-MARE – 1 luglio, comunque una data amara per molte migliaia di persone anche in Abruzzo e nelle Marche: stando a ciò che finora non è stato modificato o smentito, si pagherà 1 euro per percorrere l’asse attrezzato Chieti-Pescara, e la superstrada S.Benedetto del Tronto-Ascoli Picenzo, nota come Ascoli-Mare. Dalla stessa data, cesseranno i benefici (tessera viacard gratuita) per gli sfollati aquilani ancora residenti sulla costa abruzzese, che dovrebbero essere almeno 3.000. Gente che ha bisogno di andare su e giù dalle località della costa (specie nel Teramano, dove le presenze sono più numerose) a L’Aquila o dintorni. In molti casi tutti i giorni, in orari che non si conciliano con i servizi di autobus. E quindi gente costretta a usare l’auto. Fino al 3 giugno hanno potuto disporre della viacard gratuita (ognuna da 50 euro fino ad esaurimento), ma il beneficio termina il 30 giugno. Una data di spremitura dei cittadini, più che di… mietitura del grando, del resto già ovunque avvenuta.
Nessuno ha rilevato l’imminenza della fine dei benefici, e sarà dunque scontato che non verranno rinnovati. Sia gli utenti che autorità e istituzioni non sono molto attenti alle scadenze, che però ci sono. Per i pedaggi lungo la Chieti-Pescara e la Ascoli-Mare, mistero: il governo continua a dire che i due tronchi sono nell’elenco di quelli che saranno a pedaggio, ma nell’imminenza del 1 luglio ci si chiede: come faranno a pretendere il pedaggio da decine di migliaia di automobilisti che percorrono ogni giorno le due arterie, molti dei quali non informati (e ti pareva…), molti recalcitranti, molti intenzionati a non pagare? Ci sarà bisogno di caselli per gli esattori o di automatismi da collaudare e installare, ma dove e come? Forse i sindaci per primi non si rendono conto che evitare il pedaggio non sarà agevole, e che comunque il 1 luglio è imminente, il che vuol dire quanto meno spaventosi ingorghi, rallentamenti, discussioni, proteste e necessitèà di spostamenti veloci e agevoli per migliaia di pendolari frettolosi e aggressivi a causa di quell’euro che viene spremuto loro.
I politici, forse mentendo sapendo di mentire, hanno continuato oggi a dichiarare in tv che nulla è ancora certo, che si chiederanno misure per la tutela dei pendolari, che chi protesta “abbaia alla Luna” e cose del genere. Niente per pudore degli aumenti dei pedaggi che scatteranno comunque per tutti nei prossimi giorni, accumulandosi ai precedenti, oggetto di ricorsi e azioni legali fino ad oggi del tutto inefficaci. Chi si aspetta dalla giustizia italiana delle risposte chiare e immediate, sbaglia sempre indirizzo… Paghiamo, abbiamo pagato e pagheremo, aumento dopo aumento, in balia dei gestori delle autostrade che evidentemente sanno ciò che fanno e si avvalgono di accordi e documenti scritti di cui i politici sono sicuramente a conoscenza, pur tacendone ipocritamente.
L’incasso per i gestori, per le due tratte a pedaggio dal 1 luglio, sarà ingente: se in tutto, come qualcuno sostiene, sollo sulla Chieti-Pescara, si hanno almeno 300.000 transiti al giorno, nelle due direzioni, il conto è facile: 9 milioni al mese, in tasca all’Anas, che non comunica nulla e non fa sapere come agirà dal 1 luglio. Forse perchè non lo sa neppure lei… Ovvero 18 miliardi di lire. Siamo tutti in situazioni realistiche e prevedibili, o nella solita buffonata all’italiana che finirà con una bolla di sapone? Per ora chi deve usare le due strade, sa che farlo costerà anche 60-70 euro al mese. Minimo.
GUERINO TESTA – In serata il presidente della Provincia Guerino Testa ha dichiarato: “Insieme ai vertici locali del Pdl e ai parlamentari abruzzesi del Popolo delle Libertà mi sono attivato, nelle scorse settimane, per scongiurare l’attivazione del pedaggio sull’asse attrezzato e in questi giorni ho ricevuto delle rassicurazioni. Potrebbe avere gli effetti sperati, quindi, la mobilitazione partita da Pescara per evitare l’entrata in vigore di un balzello sui pendolari che percorrono quotidianamente questa arteria. Siamo fiduciosi e riteniamo che le istanze del territorio possano essere accolte, tanto più che abbiamo fatto squadra sin dal primo momento per bloccare una misura che avrebbe effetti pesanti a livello locale. Mi sento, quindi, di lanciare un messaggio di cauto ottimismo ai sindaci del pescarese, garantendo che abbiamo fatto il possibile per raggiungere un obiettivo sicuramente condiviso da tutti, a prescindere dalla casacca politica”.

(Nella foto un tratto della Ascoli-Mare)


27 Giugno 2010

Categoria : Cronaca
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