Comitato: “Basta consumo del territorio”


L’Aquila – Il Comitato per il centro storico scrive. “I proprietari del Centro Storico sono contro l’ ulteriore consumo di territorio e di risorse (stop a costruzioni provvisorie ,MAP, ma utilizzo dei fondi per la ricostruzione dei centri storici). Dopo 15 mesi non sappiamo la motivazione perché la ricostruzione delle case E non sia iniziata neanche in periferia, stante la presentazione di diversi progetti definitivi e verificata la funzionalità dei sottoservizi.
Come già previsto, entro il mese di novembre, chiuderanno i cantieri classificati B e C consentendo il rientro di circa 21.000 (ventunomila) cittadini residenti nel comune dell’Aquila e il conseguente risparmio dei pagamenti degli alberghi e della autonoma sistemazione.
A fronte di questo recupero di risorse da destinare finalmente alla ricostruzione pesante, apprendiamo da fonti giornalistiche che l’Amministrazione intende costruire nuovi M.A.P.
Ribadiamo che non bisogna sprecare finanziamenti per qualsivoglia modulo abitativo, poiché
gli Aquilani fuori provincia troveranno tante abitazioni sfitte e, in ogni caso, tanti alberghi all’Aquila e nei dintorni . E poi quanti Aquilani sono rimasti fuori? 856 nella Provincia di Teramo , 349 a Pescara, 77 a Chieti, 32 fuori Regione.
In totale sono appena 1314 e di questi numerosi vogliono restare al mare. Ormai abbiamo tante soluzioni da proporre. Non dimentichiamo che tra poco si libereranno persino appartamenti del progetto C.A.S.E. poiché occupati da inquilini una volta inseriti nella zona rossa che stanno accomodando a proprie spese le case A e qualcuno anche quelle classificate B e C, soprattutto nei quartieri della Villa Comunale, di S. Maria di Farfa e dell’ex- S. Salvatore.
Inoltre tale scelta dovrebbe essere accompagnata da una totale revisione e pianificazione della mobilità, sia quella cittadina che quella limitrofa, anche relativa ai nuovi insediamenti al fine di ridurre la circolazione caotica e insostenibile relativa al traffico.
Alla luce dei dati forniti, non si capisce perché, in controtendenza con tutte le scelte mondiali ed europee , ci si ostina a consumare inutilmente porzione di verde e di territorio non urbanizzato, senza alcuna progettualità che invece dovrebbe privilegiare L’Abruzzo come regione verde, l’Aquila come città eco-sostenibile, la crescita del Parco del Gran Sasso e di tutte le specificità ambientali economiche e paesaggistiche legate alla nostra zona e alla nostra regione”.


06 Luglio 2010

Categoria : Dai Lettori
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