“Sedi regionali: nessuna sprecòpoli…” – La Carpineta dimentica torri e piazza Unione


Pescara – (G.Col.) – Prima furono le torri, che la giunta regionale Del Turco voleva erigere a Pescara per alloggiarvi la Regione, assimilabile ad un faraone nella sua piramide, ad un nuovo Cheope. Poi fu il silenzio, interrotto da una dorata spesa per un palazzo (inutile e insufficiente, e anche difettoso) nel cuore di Pescara. Piazza Unione. Non servì a nulla, perchè oggi la Regione è al punto e da capo: ha bisogno di sedi, per non pagare i fitti, che però continua a pagare da anni sia a L’Aquila che a Pescara. Un fiume di soldi, e intanto si sforbicia sui ticket, sulla guardia medica estiva, sugli sfollati, sui farmaci e Venturoni (uomo schietto) dice: “Bambole, non c’è una lira, o meglio per la sanità non abbiamo un euro”. E’ la storia, a dire il vero parecchio allucinante, di un Abruzzo in cui per anni e decenni si è speso a rotta di collo, anzi sprecato, e oggi si tenta ancora di farlo. Ma l’asseassore Carpineta corre ai ripari, per quel che può: “La lettura odierna dei media regionali evidenzia quello che potrebbe sembrare un probabile, imminente scandalo immobiliare, una clamorosa ‘sprecopoli’, che vedrebbe come presunto colpevole il governo della Regione Abruzzo”. Lo dice appunto l’assessore al personale Federica Carpineta in una nota nella quale precisa che “la vicenda starebbe tutta in una delibera della Giunta Regionale, la n. 516 del 28 giugno 2010, avente ad oggetto ‘Riorganizzazione uffici regionali in Pescara. Individuazione immobili da adibire a sede di uffici della Giunta Regionale’. Ovviamente – afferma – siamo ben lontani dalla realta’. La Giunta regionale ha, infatti, approvato la suddetta delibera al solo fine di verificare se esistono nel territorio di Pescara immobili gia’ disponibili (quindi nessuna speculazione edilizia), che consentano o di tamponare l’emergenza (di 7.000 mq) relativa a quella che e’ stata descritta tecnicamente come criticita’, ma che altro non e’ che la necessita’ di svuotare sedi come quella di viale Bovio e sistemarle con adeguata messa a norma, o di riunire insieme nei 13.000 mq sia gli uffici contenuti in questi immobili sia quelli attualmente ubicati in sedi in affitto o, infine, di sistemare, nei 20.000 mq di un’unica sede, tutti gli uffici regionali di Pescara.
La delibera – spiega l’assessore – prevede una normale indagine per conoscere se queste soluzioni ci sono e quanto costino come prezzo d’acquisto o come costo di locazione o come costo di affitto con riscatto finale dell’immobile. Preciso che la Regione non avra’ alcun vincolo. Cioe’, la Regione non dovra’ ne’ affittare ne’ acquistare gli immobili che dovessero eventualmente risultare adeguati e disponibili al termine dell’indagine. Fatta questa indagine – che per trasparenza e’ stata affidata alla Direzione Regionale competente – la Regione valutera’ se, e a quali ulteriori condizioni contrattuali, possa avvenire la presa in locazione o l’acquisizione di immobili cosi’ descritti”.
Dalle parole della Carpineta non si capisce dove e quanto ciò che è stato scritto dai giornali “sia lontano dalla realtà”. Se vuole, può anche smentire che esista la Luna (secondo i fisici quantistici del primo Novecento, esisteva… solo se qualcuno la guardava) o che la Regione sprechi fiumi di soldi da quando esiste, basta pensare alle auto blu, ai pendolarismi L’Aquila-Pescara e agli stipendioni dei consiglieri regionali. Ma non potrà negare le torri, la sede di Piazza Unionee tutte le altre. E neppure i faraoni, passati e presenti. Intanto, paghiamoci farmaci, ticket e quant’altro.
(Nelle foto Federica Carpineta, e una sede regionale di Pescara)


07 Luglio 2010

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati