“Caro Maroni, assumiamo le responsabilità”


L’Aquila – (di Anna Lucia Bonanni) – In un tendone affollatissimo di cittadini e alcuni rappresentati istituzionali, l’assemblea cittadina ha fatto il punto sulla situazione e le iniziative da mettere in campo dopo la manifestazione del 7 luglio.
SUI FATTI DELLA MANIFESTAZIONE
1. E’ stato deciso di inviare una lettera al Ministro Maroni in merito agli incidenti della manifestazione, con la quale si respingono le accuse delle forze dell’ordine su presunte provocazioni dei manifestanti, si chiede un’inchiesta al Ministro e le dimissioni dei dirigenti che hanno dato una versione tendenziosa dei fatti.
L’assemblea ha approvato la lettera e chiede di sottoscriverla a tutti gli attori istituzionali che hanno aderito e/o partecipato alla manifestazione, in primo luogo quindi i sindaci, il presidente della provincia, i sindacati, l’università, la curia, ecc.
Questa la lettera:
“Al Ministro degli Interni On. Roberto Maroni.
Signor Ministro, abbiamo letto le Sue dichiarazioni riguardo la richiesta di indagine per verificare i fatti accaduti durante la manifestazione degli aquilani a Roma del 7 luglio scorso. Chi le scrive è l’assemblea dei cittadini del presidio di Piazza Duomo, promotrice di quella manifestazione. La presente è per portare alla sua conoscenza degli elementi in grado di aiutare lo svolgimento dell’inchiesta. Abbiamo sentito il capo della Digos di Roma, il Questore di Roma e anche il capo della Polizia, dott. Manganelli, evocare la presenza di elementi esterni a noi estranei che avrebbero agito da agenti provocatori. La informiamo che di quel che è accaduto gli unici responsabili siamo noi, cittadini aquilani, madri, padri, figlie e figli. Di questo CI ASSUMIAMO TUTTI UNITI PIENA E UNICA RESPONSABILITA’. Tutto il resto sono delle assolute falsità.
Riteniamo nostro diritto far sentire la nostra voce pacificamente nei palazzi dove si vuol negare il futuro alla nostra Terra e ai nostri figli. Questo diritto lo difendiamo, siamo determinati e uniti, senza mai retrocedere, con i nostri Sindaci e i nostri gonfaloni, sempre con le mani alzate, con i nostri volti ben visibili e armati solamente della bandiera neroverde della nostra città (tutte rigorosamente con asta di plastica leggera). Tutti i filmati possono testimoniarlo. Noi non abbiamo nulla da nascondere. Sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario.
I dirigenti del suo Ministero che affermano il contrario, a cominciare dal dott. Manganelli, o sono male informati o, molto probabilmente, agitano inesistenti spettri per coprire i propri errori. In entrambi i casi riteniamo che incarichi così delicati non possano essere più ricoperti da persone che mentono per coprire
le proprie responsabilità screditando le Istituzioni che rappresentano.
Per questo Le chiediamo di procedere alla loro immediata sostituzione.
Siamo a Sua completa disposizione, se riterrà utile ascoltarci nell’ambito dell’inchiesta che ci auguriamo sia rapida e approfondita.
Rileviamo comunque che l’attenzione data dal governo – e conseguentemente da molti mezzi di informazione – agli incidenti e alle presunte provocazioni, rappresenti solo uno spostamento dell’attenzione rispetto ai problemi e alle richieste di cui i cittadini manifestanti erano portatori: cioè il loro SOS Ricostruzione (che significa Sospensione delle tasse, Occupazione, Sostegno all’economia), e soprattutto la necessità di una legge organica sul terremoto che stabilisca tempi e finanziamenti certi e che possa consentire di riprogettate il futuro del territorio. Tutti problemi sui quali nessuna risposta è stata data dal governo.
Dal tendone di Piazza Duomo, i cittadini dell’Assemblea le porgono
Distinti Saluti
2. L’onorevole Lolli ha annunciato, sempre sui fatti della manifestazione, un’interrogazione parlamentare.
3. Al fine di ristabilire la verità rispetto a quanto accaduto il 7 luglio a Roma, l’Assemblea ha deciso inoltre di organizzare già nella prossima settimana un’iniziativa sull’informazione, da tenersi di nuovo a Roma per presentare il materiale fotografico e video sulla manifestazione, riproporre la piattaforma della manifestazione e dare il più ampio resoconto all’opinione pubblica su quanto è realmente avvenuto.
Ai politici locali, in primo luogo il Commissario Chiodi e il vice presidente del consiglio regionale De Matteis, i quali hanno rilasciato dichiarazioni che avallano sostanzialmente la tesi della provocazione da parte dei manifestanti (che si vogliono in tal modo vogliono criminalizzare e screditare) l’assemblea chiede di dare conto e dimostrare quanto pubblicamente dichiarato”.

INIZIATIVE FUTURE
L ’assemblea si fa carico di elaborare una legge di iniziativa popolare sul terremoto, da presentare all’inizio dell’autunno (dopo aver raccolto le 50 mila firme previste dalla Costituzione per tale iniziativa)
Al Commissario Chiodi si chiede un confronto pubblico con il vice-commissario Cialente, al fine di chiarire le tante voci e dichiarazioni che si susseguono negli ultimi tempi, riguardo alla mancanza o alla non capacità di spesa dei fondi per la ricostruzione.
Prossimo appuntamento, come sempre, mercoledì alle ore 18.00 nel tendone di Piazza Duomo.


11 Luglio 2010

Categoria : Cronaca
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