Ricostruzione, it’s a long way to Tipperary


L’Aquila- (di Giampaolo Ceci) – Novità importanti questa settimana sul fronte del terremoto. La più rilevante è la diffusione delle” linee di indirizzo strategico per la pianificazione territoriale” pubblicato dall’unità di missione (Link http://www.commissarioperlaricostruzione.it/Informare/News/Presentate-le-linee-di-indirizzo-strategico-per-la-ripianificazione-territoriale.)
Si tratta di un’analisi della situazione socio economica dei territori del cratere condensata in 150 pagine.
L’analisi sarebbe potuta essere stata fatta prima, sarebbe potuta essere più approfondita, più puntuale, forse avrebbe potuto evitare di esprimere valutazioni proprie dell’analisi politica, forse anche sarebbe potuto essere più partecipata, ma una cosa è innegabile: è un buon lavoro che consente ai politici, che non ne fossero al corrente, di conoscere meglio il territorio.
I politici ora dispongono una base comune su cui riflettere e confrontarsi per stabilire le linee di sviluppo da dare ai territori colpita dal sisma per i prossimi decenni e valutare meglio le conseguenze delle decisioni che assumeranno.
Il lavoro dell’arch. Fontana va letto e digerito con calma perché offre molti dati e spunti di riflessione interessanti.
Altre due iniziative mi hanno colpito. La prima è la discussione finalmente promossa dal consiglio Comunale aquilano per individuare i 10 punti strategici per la ricostruzione dei centri storici dell’Aquila e delle frazioni.
Spero che anche in questo caso il dibattito” voli alto” e si cerchi il modo di coniugare le potenzialità inespresse presenti nell’area del cratere con le esigenze della città.
È in questo contesto di idee positive che si inserisce un documento redatto dai proprietari del centro storico aquilano contenente 30 questioni che questi vorrebbero fossero tenute presenti dal legislatore.
I 30 punti sono utili perché dalle richieste dei proprietari si desumono la politica e le linee strategiche che essi si auspicano ( link. https://www.inabruzzo.com/?p=45285 ).
I proprietari in sintesi vorrebbero maggiore efficienza organizzativa e di poter gestire direttamente i fondi della ricostruzione delle loro abitazioni, senza troppa burocrazia.
Ora, dopo il documento dell’’Arch. Fontana, anche loro se lo vorranno, potranno calare le loro richieste in un contesto più ampio.
Ecco perché affermo che c’è lavoro per i politici che devono mostrare tutta loro capacità di sintesi e introspezione per effettuare le scelte migliori.
Non si tratta solo di organizzare al meglio la ricostruzione delle case lesionate o organizzare lo smaltimento delle macerie, si tratta di ricostruire l’intero contesto socio economico del cratere in un’ottica di prospettiva. Insomma ne va del futuro di tutti non solo dei proprietari delle case.
Utile sarebbe allargare il consiglio comunale ad un forum cittadino in cui tutte le parti rappresentative della città possano trovare il modo di esporre organicamente il proprio punto di vista e quindi fornire ai politici uno scenario chiaro delle problematicità e delle rispettive aspettative.
Per concludere, solo un cenno alla scoperta di cosche malavitose che starebbero tramando per acquisire appalti del sisma. Mi sorprendo di chi si sorprende. I malavitosi operano ai margini della legalità ma mica sono degli scemi!
Chi rinuncerebbe ad acquisire un appalto a ribasso zero, affidato senza gara, quando se partecipasse ad appalti pubblici dovrebbe offrire non meno del 30% di sconto?
Mi sorprende ancora di più del fatto che nonostante il problema fosse intuibile, non siano state date indicazioni chiare sui criteri da seguire per gli affidamenti alle imprese.
Chi non sta governando questo fenomeno pericoloso deve sapere che si sta rendendo responsabile di quanto potrebbe accadere.
D’altro canto se i professionisti “rinunciano” al 30% dei loro compensi professionali, perché mai le imprese dovrebbero lavorare a prezzario pieno? Perché nessuno dice niente? È solo perché paga pantalone?é la solita inefficienza, o c’è qualche altro motivo?


24 Luglio 2010

Categoria : Dai Lettori
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