Ricostruzione: pool, convegno, malumori ma non emergono decisioni o impegni precisi


L’Aquila – TUTTI I COMPONENTI DEL POOL – “L’Aquila 2020 e poi? Quali saranno i punti di forza per la ricostruzione? Nei prossimi anni il successo della ripresa sara’ decisivo anche per le sorti della Regione.” Ha dichiarato il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi all’inizio del convegno del pomeriggio al Ridotto del teatro comunale. Convegno contestato da molti cittadini, tenuti lontani dal Ridotto dalla polizia, in assetto antisommossa, cosa che ha suscitato vivaci proteste rimbalzate poi anche in aula. Il sindaco Cialente ha stigmatizzato l’atteggiamento ostativo nei confronti dei cittadini, che hanno diritto di partecipazione.
Chiodi ha sostenuto di voler cercare la partecipazione dei cittadini nelle scelte, ma sicuramente, se questo è vero, oggi non se ne è avuta la sensazione: cittadini fuori della porta e luogo angusto per tenere riunioni importanti. Come si può scegliere il Ridotto se davvero si vogliono molt5e persone a condividere idee, progetti, suggerimenti? La ricostruzione è, per ora, per soli addetti ai lavori.
L’obiettivo, è stato detto nel convegno, e’ raggiungere una strategia, una pianificazione e procedere con le scelte condivise. Occorre stilare programmi di marketing territoriale. Questi sono i punti forti per la ripresa economica analizzati oggi durante l’incontro. “Il nostro compito e’ quello di stilare le linee guida per avviare un processo d’intesa” ha concluso Chiodi. Per il Vicecommissario Cialente non si puo’ fare una ricostruzione se non c’e’ partecipazione di tutti, occorrono leggi e finanziamenti certi, oltre a tasse di scopo. “Abbiamo il dovere di ricostruire la citta’ del futuro” ha sottolineato Cialente. Inoltre per il sociologo Aldo Bonomi “il territorio va pensato in grande, ma la ricostruzione deve rivolgere l’attenzione anche ai soggetti piu’ piccoli, ai microspazi, alle botteghe, ai negozi. Il territorio deve porsi il problema del cosiddetto capitalismo monecolare: artigiani, piccole imprese. Occorre tenere assieme interessi e passione per la propria identita’ e ricostruire pensando all’economia del domani. E’ importante creare coesione sociale nelle differenze” ha concluso Bonomi.
In mattinata era stato insediato, almeno formalmente, un comitato di superesperti (quattro per ora) per iniziare un percorso strategico che programmi la ricostruzione sotto tutti i punti di vista: sociale, economico, tecnico, urbanistico. La linea che sembra prevalere, almeno a parole, è quella di riprogettare una città il più possibile simile a com’era, senza “invenzioni” stravolgenti: “il più possibile simile a se stesso nel passato”, dicono gli urbanisti. Come, quando e con chi funzionerà questo pool non è dato sapere, così come si ignora quanto costerà farlo lavorare. Al momento, siamo alle parole, alle buone intenzioni, alle enunciazioni dei sapienti: mancano cifre, dati, date e scadenze precise. E siamo alla vigilia delle ferie che, per politici e personaggi importanti, significano due mesi di totale inerzia.

IL POOL – Il presidente Chiodi ha presentato oggi le ”menti” (urbanisti, sociologi, economisti) chiamate a ”pensare” L’Aquila che sara’. Prima uscita ufficiale, dunque, per Vittorio Mugnago Lampugnani, Cesare Trevisani, Paolo Leon ed Aldo Bonomi.
A questo nucleo orginario, in settembre, si aggingeranno Giuseppe De Rita ed il noto architetto portoghese, Alvaro Siza. Uno staff composito e messo insieme per studiare, proporre, progettare, una ricostruzione post sisma a tutto tondo.


26 Luglio 2010

Categoria : Cronaca
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