Notizie da Giulianova


Giulianova – (com) – “Molta confusione, mancanza di stile, grossolane insinuazioni e forse un po’ di fiele mal digerito”. Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Francesco Mastromauro all’attacco sferrato da “Obiettivo Comune”, che ha accusato il primo cittadino di “egocentrismo” e di aver indetto la riunione dei sindaci del Teramano, fissata per il 2 agosto, “rubando” l’idea al consigliere Roberto Ciccocelli.
“Il consigliere Ciccocelli – dichiara il sindaco – incarna la più classica figura esistente: quella, cioé, dell’inventore dell’acqua calda. L’incontro dei sindaci, di cui il nostro “inventore” si attribuisce, qui si per egocentrismo, il diritto di primogenitura, non è certo una trovata dell’ultimo momento. La necessità di un confronto allargato ha infatti una data precisa, quella del 19 luglio, quando nell’incontro del Comitato ristretto dei sindaci, cui naturalmente ero presente, l’assessore Venturoni illustrò linee e contenuti del Piano Operativo Sanitario. Senza poi dire – continua il primo cittadino – delle numerose riunioni indette dal PD sull’argomento, l’ultima delle quali il 28 luglio, che hanno contribuito a far si, tramite i nostri consiglieri regionali ed unitamente alla mia iniziativa, che si avesse l’audizione alla 5^ Commissione Consiliare. Ciccocelli, dunque, nulla sapendo di questo lavoro, seriamente impostato e non certo frutto di estemporaneità, parla addirittura di “scippo”. Ma a queste uscite credo tutti si siano ormai abituati. E se non è una sindrome di assedio, è certo l’amaro sapore del fiele. Problemi di fegato a parte – conclude il sindaco Mastromauro – auspico, nell’interesse di tutti, che Ciccocelli e i suoi abbandonino frustrazioni e atteggiamenti inutilmente distruttivi, come il riferimento al “mastro cerimoniere” , macroscopico esempio di mancanza di stile, per approdare ad un sano ed opportuno atteggiamento collaborativo. Che dovrebbe manifestarsi proprio in occasione dell’incontro del 2 agosto, una data importante per Giulianova e per la nostra provincia”.

Presentata stamane in Comune “La Figlia di Iorio/Fabula”
Presentato stamane in Comune, alla presenza del Vice sindaco Gabriele Filipponi, La Figlia di Iorio/Fabula, il nuovo spettacolo del Drammateatro tratto dal celebre testo di Gabriele d’Annunzio riscritto dal regista Claudio Di Scanno.
Lo spettacolo, dopo la prima nazionale a Roma, il 1 agosto, al Festival di Villa Pamphilij, prestigioso appuntamento dell’Estate Romana, verrà messo in scena a Giulianova il 3 e il 4 agosto , con inizio alle ore 21:30, nella suggestiva cornice di Villa Maria Immacolata (via Gramsci, Giulianova Alta).
“E’ un evento – ha dichiarato il Vice sindaco Filipponi – fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale che con la “Figlia di Iorio/Fabula” ha inteso riaffermare anche il grande successo di pubblico e di critica avuto due anni fa con I Giganti della Montagna di Pirandello, proposto dal Drammateatro sempre a Villa Immacolata”.
“Dopo il bel successo avuto con “I Giganti della Montagna” – fa eco il regista Di Scanno – torniamo a Giulianova con grande entusiasmo per presentare questo nostro nuovo spettacolo. Come nostra consuetudine e necessità artistica abbiamo operato una riscrittura del testo dannunziano, riattualizzandolo drammaturgicamente e rendendolo piuttosto vivace sotto l’aspetto ritmico e percettivo. Credo che sia il modo più giusto per mettere in scena i testi classici per lo spettatore di oggi. Sono poi particolarmente felice del rapporto con il Comune di Giulianova e ringrazio il Sindaco Francesco Mastromauro per la rinnovata ospitalità al nostro lavoro teatrale”.
Protagonisti de La figlia di Iorio del Drammateatro sono gli attori, con nomi importanti quali Susanna Costaglione e Federica Di Martino, e quindi Raffaello Lombardi, Serena Mattace Raso, Paola Cerimele, i giovani dello spettacolo Marina Di Virgilio, Michele Di Conso, Anna Pieramico, Valentina Caiano e Gianluca Marcellusi. Dieci attori per costruire una “coralità” tipica della drammaturgia che Claudio Di Scanno ama determinare nelle sue riscritture, tutta tesa a restituire freschezza e attualità ai testi classici. E anche questa sua La figlia di Iorio non ne è immune, tanto da puntare fortemente sull’idea di un personaggio nuovo, La Sconosciuta, interpretata da Federica Di Martino, una Eleonora Duse che in occasione del primo allestimento non potè interpretare Mila perché malata
(D’Annunzio avrebbe poi affidato il ruolo a Irma Gramatica) e che qui rivive i sentimenti dell’opera come se questa fosse una proiezione della sua mente. Complici di questa pulsione, a volte gioiosa altre dolorosa, proiettata sulla scena sono alcuni personaggi del testo che si materializzano nella stanza della sua memoria: e troveremo via via Candia e la Donna delle Erbe, due personaggi mirabilmente interpretati da Susanna Costaglione (attrice storica del Drammateatro e qui anche nelle vesti di collaboratrice alla drammaturgia), le tre sorelle di Aligi Ornella, Splendora e Favetta, Aligi, Mila, Lazaro, Iona, il Santo dei Monti, Vienda, La Cinerella, Anna Onna, e poi i gruppi (Mietitori, le Donne) qui pensati alla maniera del Coro della Tragedia antica.
La scenografia di Marta Crisolini Malatesta (anche autrice dei costumi di scena) definisce un luogo/non luogo, una dimensione che gioca tra lo spaccato di un teatro (con camerini, guardaroba,…) e l’aia di una casa colonica, spazio della festa ma anche della tragedia, spazio del teatro dove La Sconosciuta materializza i personaggi della tragedia dannunziana.
L’ingresso dello spettacolo è a pagamento (biglietto unico €10,00).
Dato il numero limitato di posti è necessaria la prenotazione telefonica ai numeri 3283882878 oppure 3485546337.


29 Luglio 2010

Categoria : Cronaca
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