Procura, le verifiche e i “carotaggi” – Chi omise il proprio dovere alla casa dello studente?


rossini-alfredoL’Aquila – Procede l’inchiesta della procura della Repubblica dell’Aquila sui crolli e su possibili gravi responsabilità dei progettisti, costruttori,collaudatori e direttori dei lavori, nonchè delle imprese. Ma responsabilità pesanti potrebbero emergere anche per chi, negli ultimi tempi (mesi, settimane?), con le crepe e le lesioni sotto gli occhi, non ha agito. Le denunce presentate alla procura sono moltissime, così come testimonianze, documenti, fotocopie e altri elementi che servono a rendere concreta un’inchiesta.

Molte le voci che circolano, poco di ufficiale: avvisi di garanzia certo ci saranno (fanno parte delle procedure), e nessuno può dire, finora, chi raggiungeranno. C’è tuttavia chi giura di sapere che toccheranno anche ad amministratori e politici. Sulla base di quali ementi non sappiamo, visto che solo pochi giorni fa lo stesso procuratore Rossini ha detto in tv che “al momento non vi sono politici coinvolti”. Lo sono stati da quel momento in avanti? Lo vedremo.
Oggi è stata acquisita anche la “notitia criminis” contenuta in un servizio giornalistico del Centro: un documento, fornito da uno studente (molto tempo dopo il 6 aprile, perchè?) sul quale si leggono appunti su una mappa della casa dello studente, con le parole “crepa” o “crepe” e delle immagini. C’era chi sapeva, osservava, documentava, prendeva appunti. E i responsabili della sicurezza dell’edificio?
L’inchiesta, a questo punto, riprende la strada dei sopralluoghi e dei “carotaggi”, in pratica prelievi di terreno dal sottosuolo per apprenderne caratteristiche e natura. Cosa c’era sotto gli edifici crollati, nessuno aveva eseguito accertamenti di tipo geologico? I controlli tornano, in particolare, a puntare il mirino dell’attenzione su alcuni pilastri dell’ospedale, danneggiati, come alcune strutture portanti. Erano realizzati a regola d’arte? Il gigantesco edificio del S.Salvatore, uscito malconcio e sconnesso, ma anche in parte crollato, dal terremoto, doveva comportarsi proprio così? In tanti hanno seri dubbi. Danni e disagi sono stati immensi. Trent’anni per costruire un edificio inadeguato e mai dichiarato agibile, neppure accatastato. Forse è davvero troppo, anche per la città delle incompiute e dei pasticci.


18 Maggio 2009

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati