Zona franca: “Tocchi anche ai comuni minori”


L’Aquila – Una follia: così definisce allarmato Angelo Taffo, presidente di
Confartigianato Abruzzo, la richiesta di istituire una zona franca per
il solo Comune dell’Aquila, escludendo tutta la costellazione di comuni
limitrofi che costituiscono “la vera ossatura del tessuto economico
aquilano”. Il Presidente di Confartigianato sottolinea “lo stato di
affanno di tutte le attività commerciali, artigianali ed
imprenditoriali di cui circa 10mila operanti nei comprensori limitrofi,
che offrono lavoro a centinaia di famiglie”. “Se si istituirà una zona
franca solo all’Aquila – ha aggiunto Angelo Taffo – si farà terra
bruciata in tutte quelle aree che finora hanno creato un indotto
notevole alla città capoluogo. Non dimentichiamoci – ha aggiunto Taffo
– che nella zona periferica dell’Aquila sono molti i nuclei industriali
che hanno portato ricchezza e lavoro all’intero territorio e che
potrebbero essere zone appetibili anche per imprenditori di fuori che
vedrebbero nell’intera provincia una zona dove investire e creare
conseguentemente occupazione”. Analoga la posizione del sindaco di
Poggio Picenze, Nicola Menna, che invita “i politici della regione che
hanno fondato la loro campagna elettorale sulla città-territorio a non
dimenticare i comprensori che, al pari dell’Aquila, sono nel cratere
del terremoto e vivono una situazione di uguale emergenza”.


18 Maggio 2009

Categoria : Economia
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