Il museo del castello all’ex mattatoio


L’Aquila – ALTRI 5 MLN DOPO QUELLI SPESI DA TEMPESTA – La struttura dell’ex mattatoio aquilano, nei pressi della stazione ferroviaria, è in disuso da molti anni. Durante l’amministrazione Tempesta, il comune parlò della sua riutilizzazione e avviò dei lavori, che come tantissime altre iniziative aquilane sotto ogni amministrazione, non furono mai portati a termine. Il comune era molto loquace quando annunciava opere e miliardi, molto silenzioso – anzi muto – quando le iniziative si bloccavano o finivano nel nulla. Clamorosa, senza precedenti in Abruzzo e forse in Italia, la metropolitana di superficie, per la quale furono gettati al vento un bel pacco di miliardi, senza alcun risultato: argomento finito nel silenzio politico più assoluto. Oggi si riparla dell’ex mattatoio. Il castello è fortemente danneggiato e non c’è un euro per rimetterlo a posto. La Spagna non ha mantenuto le sue promesse. Il museo che conteneva ha bisogno di una sede. Deve essere allocato altrove. La scelta, operata ai massimi vertici dell’amministrazione dei beni culturali e dal Comune, e’ caduta sull’ex mattatoio, reputato un esempio di archeologia industriale in terra aquilana. Il comune ha concesso in comodato d’uso gratuito del Ministero i locali, che saranno ristrutturati e adeguati da un punto di vista sismico, nell’ambito di un progetto museografico e museologico, curato dall’amministrazione.
Per fare tutto ciò, in chi sa quanto tempo, ci sarebbe un contributo di 5 milioni di euro da parte della societa’ Invitalia, nell’ambito del Progetto Poli Museali di Eccellenza nel Mezzogiorno. Attraverso la realizzazione di questo importante spazio espositivo insieme con il restauro della Fontana delle novantanove Cannelle e della Porta della Rivera a cura del FAI, sara’ possibile ripristinare a Borgo Rivera un polo di attrazione culturale e monumentale. L’operazione assume inoltre un valore simbolico, poiche’ viene effettuato in un luogo di primaria importanza, legato all’origine stessa della citta’, che fara’ da battistrada per la riappropriazione del centro storico. Entro il prossimo ottobre sara’ pubblicato l’avviso di gara per i lavori di consolidamento, recupero e allestimento museale, nel frattempo l’ amministrazione ha stipulato accordi per affrontare la casistica di interventi di restauro delle opere trasferite provvisoriamente nel Museo di Paludi di Celano, oggi Muse’, con L’Opificio delle Pietre Dure, l’Istituto Superiore per il Restauro e a livello locale con l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila.
Per quanto riguarda una delle opere piu’ famose del Museo Nazionale d’Abruzzo l’imponente scheletro di “elephas meridionalis vestinus”, il cosiddetto Mammuth, nel rispetto degli accordi presi e nella consapevolezza del richiamo che esercita, si stanno valutando le problematiche inerenti il suo trasferimento.
E i soldi spesi per l’ex mattatoio dall’amministrazione Tempesta? Nessun cenno dalle fonti ufficiali: preferiscono evitare l’argomento, oppure non ne sanno nulla. Soldi spariti nel nulla, appunto.
(Nella foto l’ex mattatoio)


30 Agosto 2010

Categoria : Cultura
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati