Sanità, aprire subito confronto


Pescara – (di Roberto Campo, UIL regionale) – Con il passare del tempo, appare sempre più grave l’errore commesso dal Presidente/Commissario Chiodi e dall’Assessore Venturoni nel non coinvolgere l’Abruzzo nelle sue diverse componenti, istituzionali, politiche e sociali, nella più importante riforma che lo riguarda. Ciò ha creato le condizioni ideali affinché alle proteste giustificate si unissero anche istanze discutibili.
Per non seguitare a sbagliare, il confronto promessoci a luglio dall’Assessore Venturoni, a livello regionale e ASL per ASL, deve cominciare immediatamente e vertere sulla costruzione della nuova Sanità regionale, definendo un preciso crono-programma.
Il problema non è tanto quello che c’è nel Piano Operativo 2010, ma quello che non c’è, né lì né altrove: manca l’alternativa all’ospedale, non c’è un programma di realizzazione della Sanità sul territorio con scadenze altrettanto certe ed inesorabili come lo sono quelle dei tagli.
Le comunità locali vanno coinvolte, ma il disegno non può che essere regionale. I localismi vanno superati. Il vecchio sistema ci ha dato un servizio sanitario complessivamente inadeguato e non sostenibile, che ha provocato la tassazione regionale più alta d’Italia: è indifendibile.
Sbagliano, inoltre, quelle Istituzioni locali che premono per conservare un numero di enti d’ambito sociale maggiore di quello dei distretti: un obbiettivo che interessa la mappa dei poteri locali, non certo quella della salute, perché la coincidenza di enti d’ambito e distretti è necessaria per promuovere l’intreccio socio-sanitaro.
Ci aspettiamo che il confronto aperto dall’Assessore Gatti sulle Linee Guida per il nuova Piano Sociale si concluda presto e bene e che si possa finalmente lavorare in sinergia, Sanità e Sociale.


02 Settembre 2010

Categoria : Economia
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