Srour? Mantini: “Caso preoccupante” ma l’interessato esclude “qualsiasi dietrologia”


L’Aquila – (Nella foto Col, Mimmo Srour) – Due evoluzioni su cosiddetto “caso Srour”, dopo le dimissioni dell’eponente politico dall’incarico di assessore provinciale alla ricostruzione. Una dall’on.Mantini, l’altra dallo stesso Srour.
MANTINI – Cominciano con l’on. Pierluigi Manrtini il quale scrive: “Registro con dispiacere le dimissioni di Mimmo Srour, persona competente e appassionata, dal ruolo di assessore provinciale alla ricostruzione. Mi preoccupa ancor più la seria analisi che accompagna le dimissioni ossia il mancato riconoscimento istituzionale delle sue funzioni e di quelle della Provincia. Ma in una condizione di debolezza ed esasperata autoreferenzialità della governance pubblica è possibile rinunciare alle competenze di chi vuole lavorare seriamente alla ricostruzione avendone le capacità professionali di amministratore?
Meraviglia ancor di più che un gesto di coerenza, una rinuncia ad una “poltrona” fatta da un politico, passi sotto silenzio tra gli attori politici. Occorrono gesti forti per recuperare uno spirito di squadra e una progettualità che oggi mancano. Rilanciamo l’idea degli “Stati Generali della Ricostruzione”, due giorni ben preparati di dibattito e proposte, da cui far emergere una visione chiara del futuro.

SROUR – Ha detto oggi Mimmo Srour: “L’unico accodo fatto con le forze politiche di centrodestra è stato, ed è, quello di riportare l’Ente Provincia a svolgere un ruolo da protagonista nel processo di ricostruzione del nostro territorio, quando ho capito che ciò non sarebbe avvenuto per coerenza con me stesso e con chi negli anni mi ha dimostrato fiducia, sono andato via ”. L’ex assessore alla Ricostruzione Mimmo Srour risponde così alle illazioni sollevate dai gruppi di minoranza al Consiglio Provinciale che hanno visto dietro la sua uscita dalla Giunta un accordo politico oggi disatteso. “Ho letto la posizione diramata della minoranza – dice Mimmo Srour – senza ripetermi, vorrei solo sottolineare che non c’è nessuna dietrologia o motivazione non espressa alla base della scelta di dimettermi ma solo un’impossibilità di agire come avrei voluto per dare risposte e certezze alla gente che, dietro la dicitura Assessore alla Ricostruzione, immaginava funzioni e poteri precisi e di conseguenza si aspettava risposte che io non ero in grado di dare. Qualsiasi altra interpretazione – conclude Mimmo Srour – è studiata a tavolino per lanciare messaggi capaci di sfangare qualche giorno di polemica e di visibilità sulla stampa. Purtroppo – chiude – la sinistra ancora non riesce ad ingoiare la pillola amara della sconfitta da imputare unicamente ai colonnelli di partito che negli anni hanno procurato battaglie interne e scissioni non più recuperabili ”.


03 Settembre 2010

Categoria : Politica
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