“Sartore”, lavorare e far lavorare


L’Aquila – LA CUCINOTTA E’ LA MADRINA – Un laboratorio di sartoria, per proseguire nelle tradizioni abruzzesi, ma anche per fare moda ed esporre a Roma, Milano o all’estero. E’ nato a Coppito, ci sono 150 iscritte ai corsi, vi si impara un’arte antica, quella che tutte le mamme (?) e le nonne di una volta conoscevano bene. Non si trattava solo di ricucire il classico bottoncino della camia, ma di accorciare pantaloni e stringere o allargare gonne. La donna di casa, ma spesso anche gli uomini, con l’ago, il gessetto e la forbice di grosse dimensioni dovevano vedersela. E poi c’erano i sarti (qualcuno ancora sopravvive nei piccoli centri dell’Aquilano) e le donne, le sartore appunto. A Coppito si sono raccolti dei fondi e si è aperto un laboratorio, per un progetto sartoriale che ha ambiziosi obiettivi. Fare vestiti belli, di moda, da atelier. Consorzio moda-spettacolo. E con tanto di madrina, una bellissima Maria Grazia Cucinotta che in casco di plastica bianca ha visitato il centro, la zona rossa, accompagnata dalla giornalista Marina Marinucci che il progetto ha voluto e sostenuto, riuscendo ad affermarlo. La Cucinotta era già venuta a L’Aquila, aveva già visto, e oggi ha potuto constatare che in centro – puntelli a parte – non è cambiato quasi nulla. Ma lei infonde ottimismo, esorta e raccomanda: “Forza, con la volontà e le buone intenzioni si rinasce”. Le sartore sono volontà e ottime intenzioni. Grazie della visita, Maria Grazia. Torna quando puoi, rosa del Sud.


19 Settembre 2010

Categoria : Cronaca
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