Berlusconi e la riforma della giustizia


L’Aquila- ( di Giulio Petrilli, responsabile prov. Pd) “Domani il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi chiederà un sostegno parlamentare al programma della sua maggioranza, i punti saranno cinque, ma quello più delicato e più importante sarà sulla riforma della giustizia.
Riproporrà il lodo Alfano, sulla sospensione dell’azione penale alle alte cariche dello Stato: lodo sul quale la Corte Costituzionale si è già espressa in senso negativo, perché incostituzionale, in quanto in contrasto con l’art. 3 della Costituzione che dichiara che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.
Tema questo dell’uguaglianza di tutti di fronte alla legge, ripreso sia dal segretario del Pd Bersani, che dal Presidente della Camera Fini, tema che dovrebbe essere scontato ma purtroppo non lo è.
L’allarme lanciato dai due leader politici ha purtroppo dei fondamenti, il parlamento in questi anni ha legiferato su leggi ad personam, per esempio una su tutte la depenalizzazione del falso in bilancio, che non solo è stata una forzatura per assicurare l’impunità ad una classe imprenditoriale che si muoveva nell’illegalità, ma ha reso retroattiva questa norma.
Retroattività di una norma che non viene per esempio applicata su un problema molto più serio e grave che è la riparazione per ingiusta detenzione.
Su quella legge entrata in vigore nel 1989 non è possibile l’applicazione retroattiva ma su tante altre fatte in quest’ultimo periodo si.
Per esempio anche nella proposta sul processo breve è prevista la retroattività.
Quindi mi viene da pensare, che quando le leggi sono mirate, esiste la retroattività, in altri casi no.
Sul tema della retroattività sull’ingiusta detenzione, visto che mi riguarda personalmente e non ho timore a ribadirlo, in quanto ho scontato quasi sei anni di carcere, prima di essere assolto, sono stati presentati dei disegni di legge che però non vengono mai discussi.
Ho scritto al Presidente Berlusconi, come al Ministro Alfano per porre l’attenzione su questo tema garantista, ma non ho avuto nessuna risposta e veramente hai la sensazione che se non riguarda loro si disinteressano all’argomento.
Una brutta constatazione anche un pò triste: vuol dire che la riforma della giustizia non viene vista nel suo insieme, ma per i propri interessi.”


28 Settembre 2010

Categoria : Politica
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