Globo tricolore, eccellenze italiane


(di Mina Cappussi) – L’AMORE PER LA PATRIA LONTANA – Il teatro Stadio del Sole di Bologna, duecento anni di vita, ha fatto da cornice alle premiazioni, seguite all’Inno d’Italia. Il calore forte e pregnante che solo gli italiani conoscono, sangue e carne di generazioni di emigranti che hanno mantenuto l’amore per la Patria lontana, rendendo onore a quanti sono caduti per la nazione. 150° anniversario dell’Unità d’Italia: quel sogno dei nostri patrioti è intessuto del sacrificio degli italiani all’estero e di queste eccellenze che continuano ad onorare, ogni giorno, il tricolore. Le eccellenze: Elena Maria Teresa Calligaro, Ferdinando Pezzoli, Lara Mazzoni, Tiziana Grassi, Marco Folegani, presentati da Martina Rini Cavalli, Luisa Babini, Mina Cappussi, Carlo Alberto Roncarati, Mauro Giannattasio. Eccellenze, donne e uomini, italiani doc, che in ogni angolo del mondo portano alto il nome dell’Italia. Un Mondo d’Italiani, dunque, che vivono, lottano, amano, creano seguendo il genio del Bel Paese. Perché gli Italiani hanno un Dna tutto particolare, e lo hanno dimostrato da sempre nella storia, continuano a dimostrarlo, soprattutto all’estero. Italian Women World, l’Associazione internazionale di Patrizia Angelini premia proprio questi italiani, per quello che fanno nel mondo, per la loro tenacia e abdicazione, per la professionalità e il genio che li contraddistinguono.

Un mondo d’Italiani, dunque, un mondo di eccellenze tricolori. Spenti i riflettori sulla seconda edizione del Globo Tricolore di Italian Women World, continua a vibrare ovunque lo spirito di quella che è stata davvero una manifestazione di successo, oltre che di altissimo livello, realizzata grazie al lavoro di un anno dello staff di Patrizia Angelini, costituito dalle governatrici del Veneto (Elisa Costoli), del Giappone (Veronica Gozzi), del sud Africa (Maria Grazia Biancospino), della Cina (Martina Rini), della Spagna (Roberta Martin). Lungo via Indipendenza il palco del teatro Stadio del Sole di Bologna, che festeggia quest’anno i suoi 200 anni di vita, ha fatto da cornice alle premiazioni, seguite all’Inno d’Italia, eseguito dall’orchestra del Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini”, diretto da Antonio Mostaccio. Emozioni a fior di pelle, il teatro in piedi ha accolto le note di Mameli con quel calore forte e pregnante che solo gli italiani conoscono, sangue e carne di generazioni di emigranti che hanno mantenuto l’amore per la Patria lontana, rendendo onore a quanti sono caduti per la nazione. E’ per questo che il Globo Tricolore si innesta perfettamente nel calendario delle manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, per ricordare che quel sogno dei nostri patrioti è intessuto del sacrificio degli italiani all’estero e di queste eccellenze che continuano ad onorare, ogni giorno, il tricolore. Emozioni a fior di pelle, dicevano, sapientemente gestite da Patrizia Angelini, conduttrice, regista e ideatrice della manifestazione, coadiuvata sul palco da Matteo Vicino.

L’edizione 2010 de Il Globo Tricolore si è aperta con una incredibile presenza di pubblico e una miriade di sponsor che ne hanno reso possibile la riuscita. A loro è andato uno speciale riconoscimento, grazie a “Il Resto del Carlino” media partner di IWW che ha messo a disposizione le targhe, nell’ambito delle manifestazioni per il 125° anniversario della nascita del giornale simbolo di Bologna e uno dei più antichi fra i quotidiani italiani tuttora in vita, primo per diffusione in Emilia, Romagna e Marche.
Per il quotidiano nazionale è salita sul palco la giornalista Renata Ortolani, che ha avuto parole di lode per la colossale macchina organizzativa di Italian Women World, per il coraggio e la determinazione di Patrizia Angelini, che è riuscita a mettere in piedi una manifestazione di successo. Le targhe de “Il Resto del Carlino”, con la riproduzione della prima pagina del 20 marzo 1885, sono state consegnate ai partner: Tonino Lamborghini – Main Partner del Premio, Starhotel – Ospitalità Italiana, e per l’alta Enogastronomia Italiana, il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, il Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il Consorzio Parmigiano Reggiano, il Consorzio del Prosciutto di Modena e Modena A Tavola Infine, il Conservatorio Giovanna Battista Martini Bologna.
Ma i veri protagonisti dell’Edizione 2010 del Globo Tricolore sono stati loro, i vincitori, Italiani e Italiane eccellenti all’estero: artisti, ricercatori, imprenditori, giornalisti di origine italiana che hanno avuto successo in particolare fuori dai confini nazionali.
ELENA MARIA TERESA CALLIGARO
Lavora tra Cina e Indonesia, Shanghai e Jacarta. E’ nata ad Arzignano (Vicenza), e come architetto d’interni adatta il made in Italy alle esigenze asiatiche. Esempio di positiva collaborazione tra Italia e Cina. L’immagine dell’Italia viene proposta a clienti cinesi promuovendo la creatività e i prodotti italiani. Elena ha avuto l’opportunità, nel 2001, di dirigere una multinazionale in Indonesia. “Avevo uno studio avviato già da sei anni – ha raccontato – ma quella proposta mi incuriosiva. Così sono partita, con mio marito e mia figlia Sofia, che aveva solo due anni. A Jacarta ho avuto la possibilità di realizzare, all’interno di un giardino, un ristorante italiano con un grande forno al centro. Poi a Shanghai, lo studio di Interior design, che ha avuto la fortuna di incontrare le simpatie di clienti importanti e grandi gruppi di imprese edili” Con Domus Design Engineering Elena Calligaro ha vinto il Premio Cina 2008 alla Biennale di Design. Adesso è tornata in Italia, dopo otto anni in Asia, ma ha mantenuto i rapporti di lavoro con Shanghai. Elena è stata presentata dalla governatrice IWW della Cina, Martina Rini Cavalli, mentre l’orchestra del Conservatorio di Bologna ha eseguito un brano dedicato al Brasile (dove si svolgerà la terza edizione del Globo Tricolore) cantato da Elisa Cutifoglii, ex studentessa del Conservatorio stesso.
(I vincitori del Globo Tricolore 2010)

Dal Cile è giunto in Italia, a Bologna, sul palco dello Stadio del Sole, FERDINANDO PEZZOLI, presentato da Luisa Babini, Presidente dell’Associazione Italia nel Mondo di Ravenna. E’ nato a Capalbio (Toscana) da genitori bolognesi ed è partito a 19 anni per il Cile dove oggi rappresenta la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Imprenditore di successo: ha sfondato nel mercato sudamericano dei gelati, la più grande azienda di coni e cialde tanto da divenire fornitore ufficiale di importanti multinazionali. E’ presidente dell’Associazione emiliano-romagnola di Santiago ed esponente di spicco della comunità italiana in Cile. “Era il 1954 quando ho preso quella nave – ha ricordato Ferdinando – trenta giorni di mare. Cominciai a lavorare nelle officine meccaniche, poi, nel 1958, comprai le prime due macchine per i gelati”. Da allora la sua azienda è cresciuta esponenzialmente, fino a raggiungere i cinque milioni di fatturato. Ma non ha dimenticato le proprie origini, quel terribile viaggio in mare, chi è stato meno fortunato. Con la sua Associazione, CO.IA. (Comitato Italiano Assistenza) assiste i cittadini indigenti ed è entrato nel Comitato Emergenze del CGIE. Si è distinto nell’aiuto fornito durante il primo terremoto del Cile, quello del 1960, 9.5 della scala Richter, dodici epicentri che hanno spostato l’asse terrestre e poi nel 2010, un terremoto di grado 8.8 della Richter, a Conception. “Sono montato su un camion – ha detto candidamente – e sono andato in giro a recuperare 3500 chilogrammi di alimenti. 1500 kilogrammi li ho mesi di alimenti miei (farina, olio ecc) e sono arrivato tra i primi nella zona terremotata”. Il premio, il Globo Tricolore, glielo ha consegnato Silvia Bartolini, presidente della Consulta Emiliano Romagnoli nel mondo. “Ringrazio Silvia Bartolini – ha detto Pezzoli – per l’opportunità che ci ha dato di collegare strettamente la Consulta Emiliano-romagnola alla nostra Regione. Silvia ha attirato e travolto le nuove generazioni, che hanno bisogno di trovare nuovi interessi e motivazioni. Infine voglio ringraziare un’altra persona. Se sono qui è perché sono nato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. E’ a lei che devo la mia vita, permettetemi di dare a lei questo premio, a mia mamma, Iolanda”. Avevamo parlato di emozioni a fior di pelle? Di più. Il cuore di Ferdinando Pezzoli esploso in un tripudio su quel palco che ha premiato sì la sua riuscita editoriale, ma che soprattutto ha riconosciuto, con tutta l’ufficialità che meritava, il suo contributo umano alla crescita del mondo.

Ed è salita sul palco LARA MAZZONI, presentata da Alessandro Castro.
E’ nata a Milano ma vive in Spagna, dove ha fondato LMV DESIGN. A lei il Globo Tricolore per un interior design di lusso che soddisfa i desideri dei clienti più esigenti grazie alle alte tecnologie integrate senza dimenticare l’abile lavoro dei maestri artigiani italiani. “Produciamo pezzi unici – ha detto – nel settore dell’interior design di lusso. Credo che questo desiderio di creare qualcosa di nuovo e tangibile sia sempre stato intrinseco in me. Confini geografici e linguistici non mi creavano alcun limite, ed esplorare e sperimentare erano il mio fine. A 15 anni iniziai a viaggiare d’estate da sola per l’Europa e a 22 anni, dopo tre anni di Bocconi, riuscii a convincere i miei a lasciarmi studiare Industrial Design a Londra in una delle scuole di Design più prestigiose al mondo, la Central Saint Martins. Mi sono trasferita a Hong Kong per la Philips Electronics e successivamente al dipartimento Medical Systems di Philips in Olanda, per disegnare ciò che sognavo, macchinari medici. Successivamente mi offrirono un lavoro come Design Manager a Londra”. Lara ha portato una riflessione scaturita dalla sua successiva esperienza nel business asiatico. “Le piccole aziende italiane (da 10 a 50 impiegati) saranno in grado di sopravvivere in una realtà ad alta globalizzazione economica solo se riusciranno a realizzare un prodotto unico ed esclusivo, se offrono un servizio di alta personalizzazione ed alta qualità per pezzi unici. Così fondai LM Vision Design Consultancy. Mi reputo fortunata perché nel mio lavoro ho il piacere, il privilegio, di creare cose belle e preziose, collaborando con piccole aziende italiane e dando loro la possibilità di mantenere e ampliare la capacità produttiva per progetti unici nel loro genere. Questo mi rende orgogliosa di essere italiana e fiera di poter dire che ho cercato in altri territorio, ma non ho trovato alternative a quel livello di qualità richiesto da un prodotto esclusivo di lusso. Oggi la mia seconda casa è diventata la Spagna, dove vivo, a Barcellona. Vivo la mia professione di designer come una vocazione.
TIZIANA GRASSI, giornalista, presentata da Mina Cappussi, Direttore di Un Mondo d’Italiani.
Nasce in Puglia a Taranto. Oggi vive a Roma, che ha scelto per “affinità elettive”. Giornalista e studiosa di migrazione italiana, autrice televisiva Rai, storica, ha dedicato la propria attenzione al fenomeno migratorio, una sorta di cartografia dell’anima dell’emigrazione. Lavora, tra ricerca, docenze universitarie, tv, pubblicazioni e convegnistica, sul tema per sostenere le generazioni successive e rafforzare quel legame invisibile con chi è partito, disegnando i confini di un’Italia delle eccellenze, ovunque nel mondo. Tiziana è un vulcano di iniziative e di azioni, un maremoto di attività di studio e di ricerca, una landa sconfinata di interessi e priorità. Ha collaborato come autrice dal 2002 al 2010 al programma televisivo di servizio per gli Italiani all’estero “Sportello Italia” di Rai International ed è stata consulente per i programmi culturali “Cinematografo” e “Applausi” di Rai Uno. Laureata in Lettere Moderne, si interessa di Sociologia della comunicazione e di Geografia Umana. Collabora con la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma ed ha insegnato nel Master post laurea di “Teoria e analisi qualitativa – Storie di vita, biografie e focus group per la ricerca sociale, il lavoro, la memoria” presso il Dipartimento di Sociologia e Comunicazione dell’Università “La Sapienza”. Ha tenuto Seminari di formazione per docenti sugli effetti dei media sui minori. Ho insegnato presso il Laboratorio di Scrittura di Lingua italiana dell’Università di Teramo e – sul Linguaggio giornalistico televisivo – presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bari – sede di Taranto. E’ stata relatrice, come studiosa di migrazioni, in convegni e giornate di studio, ha collaborato per la Società Dante Alighieri alla realizzazione della Prima Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo promossa dal Ministero degli Affari Esteri, FAO nel dicembre 2008. E’ poi una scrittrice feconda che ha pubblicato, tra gli altri, i volumi: “Dicono di Roma – 50 interviste per il terzo millennio”, Palombi, Roma, 2000 (Premio Letterario Donna Città di Roma, 2000); “Dicono di Taranto – Semiotica del territorio – Lontananza. Appartenenza. Percorsi”, Provincia di Taranto-Ink Line, Taranto, 2004; il Saggio “L’emigrazione e i suoi segni” all’interno del Rapporto Italiani nel Mondo 2008 – Fondazione Migrantes; il dvd “Segni e sogni dell’emigrazione – L’Italia dall’emigrazione all’immigrazione”, con patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, Eurilink, Roma, 2009. Si tratta della prima opera multimediale sul tema, ed è stata presentata: al Vittoriano, Museo Nazionale dell’Emigrazione, Roma, novembre 2009; al Museo del Mare. Galata, CISEI (Centro Internazionale Studi Emigrazione) di Genova, luglio 2009; al Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti” di Gualdo Tadino (PG). E’ stata tra i Redattori del 21° “Rapporto Italia 2009” – Eurispes, ha scritto il saggio “Fenomeni linguisticied esclusione-inclusione sociale nell’Emigrazione italiana” all’interno del Rapporto Italiani nel Mondo 2010” – Fondazione Migrantes. Attualmente si interessa al tema delle Generazioni Seconde di Immigrati in Italia a cui dedicherà la sua prossima ricerca-pubblicazione. Ma il suo asso nella manica è un’opera SAGGISTICA SULL’EMIGRAZIONE ITALIANA, a quattro mani con la Direttrice del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani, Mina Cappussi, in occasione dei 150 anni dell’UNITA’ D’ITALIA. Tra i riconoscimenti più recenti, ilPremio Letterario Nazionale “Donna Olimpia Frangipane”, Castelbottaccio (CB), luglio 2010; E’ membro dell’Osservatorio-Look Out sull’Immigrazione di Eurispes, di cui è Direttore l’On. Claudio Martelli. Tiziana ha dedicato il premio agli emigranti italiani nel mondo e ai propri figli, Marco, Vittoria, Francesco Donat Cattin. A consegnarle il Globo Tricolore, la rappresentante della Sicilia, Ina Monica di Monreale, membro del Corecom, il Comitato Regionale Comunicazione.
(nella foto, Tiziana Grassi, Patrizia Angelini e Mina Cappussi)

Sul palco del teatro Stadio del Sole di Bologna è stata invitata a salire Mina Cappussi, direttore della testata internazionale UN MONDO D’ITALIANI, tutor di Tiziana, che ha spiegato le motivazioni di una candidatura risultata vincente. “Perché ho segnalato la candidatura di Tiziana Grassi? – ha cominciato approssimandosi al leggio. – Ma perché il Premio IWW alle Eccellenze italiane è stato disegnato per lei, cucito sulla sua figura umana e professionale di giornalista, autrice televisiva, per molti anni su Rai International, scrittrice, storica, che ha dedicato la propria attenzione al fenomeno migratorio, riuscendo a cogliere le sfumature psicologiche dell’emigrazione, al di là delle convenzioni, dei paradigmi, degli assiomi di chi fa ricerca dall’alto della cattedra. Tiziana Grassi no, lei scende tra la gente, ne “sente” e ne condivide le emozioni che ogni storia porta seco, per tracciare una sorta di cartografia dell’anima.
Come collega giornalista e Direttore di una testata internazionale, ho seguito da vicino le tappe della sua brillante carriera, a cominciare dalla prima opera multimediale sull’emigrazione, presentata a Roma, nel complesso del Vittoriano-Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, a Genova, al Museo del Mare-Centro Studi Internazionale dell’Emigrazione Italiana, a Gualdo Tadino, dove c’è un attivissimo Museo dell’Emigrazione Italiana, e prima ancora con una serie di inchieste, servizi televisivi e pubblicazioni sul mondo dell’emigrazione. Lei, che si avvicina in punta di piedi al fenomeno, – ha proseguito il Direttore – quasi temesse di squarciare il delicato velo dei ricordi, irrompe con tutta la passione che la anima attraverso il mare di esperienze di chi ha lasciato la propria terra per condividere il proprio destino con il Paese di accoglienza. Non solo. Tiziana ha avuto la lungimiranza di coniugare l’interesse e lo studio per la prima generazione, quella storica, che ci rimanda l’immagine riflessa della famosa “valigia di cartone”, con quelle che sono le istanze delle nuove generazioni. Tiziana, e qui sta la sua personalissima interpretazione storico-sociologica, lavora per valorizzare e sostenere le generazioni successive, figli e nipoti dei pionieri in terra straniera, affinché non si perda quel legame con gli oriundi, che costituisce il passaporto per uno sviluppo globale della nazione Italia; che passa attraverso il recupero della identità collettiva per favorire l’avvio di proficui rapporti umani, sociali, culturali, turistici ed economici tra l’Italia e gli italiani in ogni parte del mondo. A Tiziana – ha concluso Mina Cappussi – va tributato il riconoscimento di questo lungo, faticoso lavoro sotterraneo, che contribuisce, ogni giorno, a rafforzare quel legame invisibile con chi è partito, disegnando i confini di un’Italia delle eccellenze nell’Arte, nella Storia, nella Musica, nella Letteratura, rafforzando la ricerca delle proprie radici, sostenendo progetti ed investimenti, completando quella cartografia dell’anima, scritta con le lacrime di chi è partito, e sigillata oggi dai sogni di coloro che si sentono “italiani” in ogni angolo del pianeta.
E’ seguita la proiezione di un breve filmato, che riprende il Dvd “Segni e Sogni dell’Emigrazione”. Un bastimento, tante persone a borgo, un treno che parte, parole chiave che campeggiano sullo schermo: Coraggio, Orgoglio, Sogni, Conquiste. Mina Cappussi ha poi condotto una diretta radiofonica con il programma Ora Italia condotto da Magalì Pizarro sulla Radio Nacional Argentina.

MARCO FOLEGANI presentato da Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commerio di Ferrara e da Mauro Giannattasio, segretario generale CCIAA.
E’ di Ferrara. Ha fondato insieme ad altri due colleghi una società che oggi è business partner dell’ente spaziale europeo. A lui il Globo Tricolore per l’innovazione nella realizzazione di progetti dedicati al monitoraggio meteorologico-ambientale riuscendo in pochi anni ad accreditare prestigiosamente la propria attività scientifica ed imprenditoriale in ambito internazionale. Meteorological and Environmental Earth Observation – MEEO è stata fondata a Ferrara nel 2004 da tre fisici compagni di studi della Facoltà di Fisica dell’Università di Ferrara (Marco Folegani, Stefano Natali e Simone Mantovani). L’azienda è nata con l’idea di sfruttare dal punto di vista imprenditoriale le competenze e le esperienze accumulate dai tre soci sia in ambito accademico che nel settore della ricerca privata per diventare business partner dell’Agenzia Spaziale Europea. L’obiettivo era quello di sviluppare sevizi per l’osservaiozne del suolo e dell’atmosfera basati su immagini satellitari. L’idea d’impresa MEEO è stata riconosciuta come idea imprenditoriale innovativa e come tale è stata inizialmente sostenuta dal consorzio Aster della regione Emilia-Romagna. In un primo momento i settori di ricerca e sviluppo dell’azienda riguardavano prevalentemente la meteorologia e l’agricoltura. Successivamente, seguendo anche le indicazioni e le manifestazioni d’interesse dell’Agenzia Aerospaziale Europea, l’attività s è ampliata verso applicazioni per il monitoraggio e la stima di crescita dei raccolti agricoli. Nel 2009 è stata fondata l’azienda SISTEMA GmbH che rappresenta l’estensione delle attività commerciali e di ricerca e sviluppo in Europa. E’ stato il Presidente della Camera di Commercio di Ferrara, Carlo Alberto Roncarati, a leggere le motivazioni della candidatura ce fa onore a questo giovane ricercatore di successo, un’altra eccellenza italiana nel mondo.

Patrizia Angelini ha ricordato l’impegno delle governatrici di Italian Women World, la realizzazione di un evento di tale portata praticamente senza finanziamenti, solo grazie al contributo degli sponsor. Ha ricordato il prossimo appuntamento con Veneto in The World, grazie alla governatrice del Veneto, Elisa Costoli, e poi l’edizione 2011, che si terrà in Brasile, grazie alla sponsorizzazione della Camera di Commercio Italiana in Brasile. Sul palco sono saliti tutti gli sponsor, in primis Tonino Lamborghini, che ha saputo creare, partendo dall’eredità di Ferruccio, quell’universo di stile italiano che esprime il talento e la creatività del Bel Paese.
“C’è uno spirito che rende unico ogni prodotto pensato, disegnato, realizzato da Tonino Lamborghini. E’ la capacità di innovare restando fedeli ad una tradizione di forma elegante e grintosa allo stesso tempo. Quella ricerca appassionata che sintetizza un patrimonio indelebile dello stile italiano nel mondo e parla il linguaggio inimitabile della creatività e dell’ingegneria, dell’eleganza e della tecnica”. Con la semplicità e la simpatia che lo contraddistinguono, Tonino Lamborghini è stato insignito della targa de Il Resto del Carlino, per il ruolo trainante che ha avuto la sua azienda nel diffondere il marchio del made in Italy in Cina, Medio Oriente e nell’Europa dell’Est, leader indiscusso in Italia nel resto dell’Occidente.

Lo ha raggiunto Elisabetta Fabri, Chief Executive Officer, Advisor e vicepresidente del gruppo Star Hotel, fondata dal padre nel 1980. “Da trent’anni – ha spiegato – la passione per l’ospitalità rimane il principio guida delle nostre strategie imprenditoriali, del mio impegno e dello spirito della nostra squadra. Continuiamo a creder nei valori più alti della tradizione familiare, della cultura dell’arte dell’accoglienza. Oggi come allora è forte la voglia di crescere nello stile e nelle destinazioni. Nasce così, all’interno del nostro gruppo di 22 alberghi, una collezione di 5 hotel di particolare pregio, posizionati nel cuore di New York, Parigi, Milano, Venezia e Trieste, ciascuno con l’orgoglio della sua storia, con la propria spiccata personalità e quella ineguagliabile unica gioia di viver tutta italiana”. Una ulteriore targa è andata a Donatella Fieri, responsabile, solo da pochi mesi, del Conservatorio di Bologna “Giovan Battista Martini”. “Tante le novità – ha cominciato. – Rappresentiamo l’Alta Formazione artistica, siamo diventati Università, i nostri studenti si sono esibiti nei più grandi teatri del mondo e molti sono gli studenti stranieri che vengono qui da noi a studiare. Quest’anno abbiamo anche due iraniani, perché la musica non ha confini, parla in linguaggio universale e riesce a superare le barriere culturali, politiche, geografiche”.
La chiusura è stata affidata ad una voce eccezionale, quella di Luisa Cutifogli, accompagnata dall’orchestra del Conservatorio di Bologna. Ad un certo punto è venuto spontaneo chiudere gli occhi, per gustare in perfetta sintonia emozionale la sonorità del canto, avvolgente, toccante, divino. La giuria d’onore 2010, coordinata dalla Responsabile Eventi Unioncamere Emilia-Romagna, Lorenza Maccaferri e presieduta dalla Fondatrice IWW, Patrizia Angelini, era costituita da: Benedetta Rasponi (presidente reg. Cna Impresa Donna Emilia Romagna); Pina Costa (responsabile Area Promozione, Comunicazione e Sviluppo, Assocamerestero); Silvia Bartolini (presidente della Consulta Emiliano Romagnoli nel mondo); Mary Mancinelli (Pari Opportunità Regione Umbria), Anna Ventinelli (Scienze del linguaggio Ca’ Foscari Venezia): Ombretta Guerri (Assessore Promozione Territorio Comune di Maranello), Renata Ortolani (giornalista “Il Resto del Carlino”), Giuseppe Sangiorgi (Responsabile Ufficio Stampa Unioncamere E.R), Paola Morselli (vice presidente Confesercenti Bologna), Massimo Salmucci (Planners International Group), Liviana Zanetti e Daniela Camboni (presidente e ufficio stampa APT Servizi). Appuntamento l’anno prossimo in Brasile!


30 Settembre 2010

Categoria : Cronaca
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