Di Orio su centro ENI: “Ci opponiamo al progetto che è dono e occasione di sviluppo?”


L’Aquila – Una situazione di pantano politico, in cui forse qualcuno vorrebbe trovare dei tornaconti, che una mentalità pragmatica e concreta come quella del rettore Ferdinando di Orio probabilmente non riesce a capire o comunque a giustificare: L’Aquila sta esitando e pasticciando di fronte ad un insediamento, come quello dell’ENI, che appare almeno fino ad oggi come un dono per la tradizione scientifica che L’Aquila dice di avere, e un’opportunità di lavoro e crescita. Ma nonostante ciò il consiglio comunale nicchia, rinvia, allunga i tempi, sfiora il termine massimo senza uscirne con una decisione. Potrebbe anche essere un no, se qualcuno ne è convinto, ma in questo caso bisognerebbe dirlo a visto aperto e con voce sonora, accollandosi ogni responsabilità. Nonostante tali premesse che stanno offendendo e anche amareggiando la città, il rettore dell’Università mantiene pacatezza e moderazione. “Non possiamo pensare di diventare polo di eccellenza nel campo della ricerca scientifica se ci opponiamo a un progetto simile”. Lo ha detto oggi il Rettore dell’Universita’ dell’Aquila, commentando quanto accaduto ieri in Consiglio comunale che doveva discutere sul progetto di un polo di ricerca dell’Eni che dovrebbe sorgere in localita’ Casale Calore, precisamente sul cambio di destinazione d’uso dei terreni dell’ateneo. Un progetto contestato da alcuni consiglieri che hanno fatto venire meno il numero legale. Tutto e’ stato rinviato alla seconda convocazione, prevista per lunedi’, ma sulla variante urbanistica e’ scontro. “Io penso – ha proseguito di Orio – che i consiglieri non erano stati bene informati sui dati tecnici e progettuali dell’opera che si dovrebbe realizzare. Non si tratta di una speculazione edilizia ma di una grande occasione per la nostra citta’, non capisco come si possa essere contrari ad una donazione”. La struttura avra’ una grandezza di poco piu’ di 4mila metri quadri che dovrebbe sorgere su un terreno agricolo di proprieta’ dell’Ateneo di un paio di ettari. Il centro di eccellenza voluto fortemente dall’UNiversita’ e dall’Eni rientra nel progetto “Un ponte per l’innovazione”, attuato all’indomani del sei aprile 2009 per contribuire alla ripresa e al rilancio delle attivita’ dell’Ateneo. Un impegno di Eni che ha gia’ consentito l’assegnazione di 50 borse di studio rivolte ad altrettanti dottorandi e ricercatori universitari.


08 Ottobre 2010

Categoria : Cronaca
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