De Berardinis su chiusura ex IPAB


Giulianova – (Nelle foto donna Concetta de’ Castiglione, un invito del 1934, il progetto del Gualandi, Vincenzo Camillo De Berardinis) - La famiglia De Berardinis, a firma di Walter “cittadino giuliese”, ha diffuso la seguente nota: “Oggi (30 novembre 2010), sulle testate giornalistiche abruzzesi, sono apparsi numerosi articoli riguardanti la chiusura dell’ex IPAB – Istituto Gualandi per sordomuti e sordomute di Giulianova (oggi Fondazione Gualandi a favore dei sordi) scaturiti dalla notizia diffusa dall’ENS- Ente Nazionale Sordi di Teramo, nelle persone del Presidente e del suo Vice, rispettivamente: Donato De Flavis e Stefania D’Alessandro.
La notizia mi rattrista, oltre al fatto che un’altro pezzo di storia giuliese scompare, sono anche amareggiato per il futuro incerto dell’imponente struttura situata sulla via principale della nostra città (Via Gramsci), costruita sui terreni donati da Donna Concetta de’ Marchesi Castiglione, vedova dell’Avv. Pio De Berardinis. Infatti, il 1° maggio del 1914, la settantatreenne marchesa de’ Castiglione-De Berardinis vergò di suo pugno il testamento olografo (tuttora conservato nell’Archivio dell’Istituto Gualandi di Giulianova) mediante il quale si destinò ogni suo bene (terreni e immobili) al nascente Istituto Gualandi di Giulianova. Patrimonio ereditato dal marito Pio (1834-1887. Avvocato e politico, si divideva tra Giulianova e Notaresco per via dell’incarico di Vicepretore mandamentale. A Notaresco fu anche consigliere comunale e delegato scolastico) e successivamente dal figlio, Vincenzo Camillo (1870-1899. Giovane studente di legge, scomparso prematuramente).
Con la presente non voglio entrare nel merito delle decisioni della Fondazione Gualandi, anche perché oggi è privata, però la fine di questa storia centenaria mi lascia l’amaro in bocca. Dalla cospicua donazione delle famiglie De Berardinis-de’ Marchesi Castiglione, in tutti questi anni, nessuno ha mai avuto la sensibilità (religiosi, istituti e le amministrazioni pubbliche) di intitolare una via, una piazza, un luogo dell’edificio (vedi Università di Scienze del turismo o il nascente campo di calcio della Soccer Consult S.r.l.) alla cara memoria di questa sfortunata famiglia.
Spero, prima che scenda definitivamente l’oblio su Pio e Vincenzo Camillo De Berardinis e Donna Concetta de’ Marchesi Castiglione, quest’ultima vera benefattrice dell’Istituto, che le varie istituzioni da me citate si adoperino per rendere giustizia alla loro memoria”.


01 Dicembre 2010

Categoria : Cronaca
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