Gran Sasso in frantumi, chi pagherà?


L’Aquila – UGL CHIEDE DIMISSIONI MICONI – RUGGERI RINCARA LA DOSE – E I CATTIVI ERAVAMO NOI! – (NELLA FOTO: ECCO COME HANNO RIDOTTO IL GRAN SASSO, RIBALTATO…) – Piero Peretti, segretario del sindacato UGL, mette, come si suol dire, il dito nella piaga e parte all’attacco della disastrosa gestione del Gran Sasso, che, come è noto, per capodanno non potrà aprire gli impianti. La cerimonia, annunciata per oggi presenti vip e stelle della politica e non solo, è stata frettolosamente azzerata: data di apertura, ignota. Nessun politico, nessuna istituzione parla. Lo fa per primo il sindacalista aquilano, che scrive: “E’ semplicemente imbarazzante commentare quanto accaduto con la mancata riapertura della stagione invernale a Campo Imperatore. Dopo proclami e promesse fatti dal Sindaco e dal Presidente del CTGS, assistiamo alla “cronaca di una catastrofe annunciata”. Sebbene ci fossero a disposizione, da ottobre 2009, 3,5 milioni di euro donati dalla Protezione Civile per la revisione della funivia, la stagione invernale 2010-2011 non può partire. Il Presidente del CTGS parla di “fatalità” per giustificare la prevedibile “catastrofe”. Il Sindaco, non parla proprio!
In un momento particolare, come il nostro, in cui si dovrebbero sfruttare tutte le opportunità per il rilancio economico del territorio, a causa dell’incapacità dei nostri amministratori assistiamo all’ennesima disfatta. Almeno cento i posti di lavoro persi nei 6 alberghi interessati, per non pensare al danno arrecato alle microstrutture ricettive ed a tutto l’indotto.
Chi rimborserà i 215.000 € derivanti da 1300 aquilani che hanno sottoscritto la stagionale al costo di € 165 cadauno con tanto di clausola che esclude qualsiasi rivalsa in caso di mancata apertura? Per pudore e rispetto nei confronti della città, il Presidente del CTGS Vittorio Miconi deve dimettersi immediatamente ed il Sindaco Massimo Cialente deve fornire chiarimenti pubblici e convincenti.

RUGGERI – Spara a zero sul Gran Sasso anche Corrado Ruggeri, MPS: ” “Come partito e come Gruppo Consiliare abbiamo sollevato le problematiche del Gran Sasso un’infinità di volte, sia con atti nel Consiglio Comunale che con numerose conferenze stampa, in cui abbiamo chiesto al Sindaco Cialente risposte concrete”.
Questa era la frase con cui aprivamo un nostro comunicato stampa del 18 agosto scorso. Comunicato con cui chiedevamo al sindaco di dare risposte e non di svicolare come sua abitudine. La nota terminava in questo modo: “Speriamo che non si sottragga a questo che è un suo sacrosanto dovere”. Purtroppo siamo state delle Cassandre.
Ci risulta che in una riunione dell’1 dicembre 2010 il Sindaco, nel ricevere l’associazione degli albergatori interessati, alla presenza anche del Presidente del Centro turistico, rimproverava agli stessi che la loro protesta danneggiava solo la prevendita degli skipass, dando per certo la data di riapertura degli impianti: 23 dicembre 2010.
E’ chiaro che il sindaco, come suo solito, mentiva sapendo di mentire, poiché già all’epoca era noto che i collaudi ci sarebbero stati il 27 e 28 dicembre.
Ieri l’ennesima figuraccia: il collaudo non veniva effettuato per gravissimi inconvenienti all’impianto; ed i tecnici asseriscono che ci vorranno almeno 10-12 giorni per la loro eliminazione.
Il che significa dopo la Befana.
Ora non solo gli albergatori e gli operatori economici del settore sono rimasti, come si usa dire all’Aquila, con una mano davanti ed una di dietro. Ma, oltre a questo, cosa raccontano a quei pochi turisti che, credendo alle favole del Sindaco, avevano effettuato la prenotazione?
Certo in queste ore il Primo Cittadino, invece di recitare il mea culpa e chiedere scusa alla città intera, starà a spremersi le meningi per trovare a chi scaricare le responsabilità.
Si faccia un esame di coscienza e riconosca come unicamente sua la responsabilità sulla circostanza che, dall’erogazione dei soldi dalla Protezione Civile all’affidamento dell’appalto, è trascorso più di un anno e conseguentemente è stata compromessa la stagione invernale. A ciò si aggiunga che il Presidente del Centro turistico è l’unico Presidente di spa riconfermato dal Sindaco Cialente; e per fortuna che aveva promesso e dichiarato che la nomina sarebbe ricaduta sul non plus ultra che la “piazza” metteva a disposizione.
La privatizzazione del Gran Sasso a che punto è? La diamo sottobanco ad Italia Turismo senza bando pubblico? Così ricominciamo daccapo? Sono quasi tre anni che il Consiglio Comunale ha deliberato in merito e sono quasi tre anni che l’Amministrazione dorme sonni tranquilli.
Sindaco, queste cose gliele abbiamo dette e ridette cento volte, ma non per attaccare Lei (non ce ne sarebbe bisogno, perché Lei si attacca da solo) ma per il bene della città. Le abbiamo suggerito mille volte le azioni da intraprendere: mai una risposta!
Perché non ha risposto alla nostra lettera del 16 maggio 2009, quando le consigliavamo, anzi la supplicavamo, di fare subito un Piano del Commercio Provvisorio, evitando lo scempio della città e le speculazioni degli affitti? Perché non ci ha risposto quando, nelle numerose note di maggio e giugno 2009, Le consigliavamo di operare delle scelte territoriali per le case “cosiddette provvisorie”, che già oggi rappresentano un problema irrisolvibile? Lei vola in alto, mentre la città sprofonda inesorabilmente. Già, ma le colpe non sono sue”.
(Ndr) – Per aver sempre parlato chiaro sul Gran Sasso, abbiamo guadagnano (ma per noi sono medaglie) ostracismo, emarginazione, viatici per il confino dei cattivi e dei nemici della città, di quelli che appaiono deleteri solo perchè non si cuciono la bocca e il cervello. L’ultima prova? Pubblicità istituzionale del Centro turistico ad altre testate, non alla nostra, evidentemente relegata tra gli appestati. Ne faremo a meno, vivremo lo stesso, ma ci piacerebbe sapere come il Centro turistico spende i soldi pubblici: in base a quali criteri?
La ragione sta da una sola parte e lo dimostrano i fatti. Il Gran Sasso, pur con i soldi contanti a disposizione, è out, ko, alle corde, come preferite dire. Non solo Miconi dovrebbe dimettersi, ma tutti, sindaco compreso, unicamente in conseguenza di questa brutta storia di masochismo, inettitudine e fortissimo danno per la collettività. E di arroganza.


29 Dicembre 2010

Categoria : Cronaca
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