Tentato furto Sacra Spina, due denunciati


Vasto – LA STORIA DELLA RELIQUIA – Volevano impossessarsi della cosiddetta Sacra Spina, cara ai vastesi, per poi forse ottenere una somma per la sua restituzione. Un disegno alquanto ingenuo e male attuato. Il tentativo di furto è fallito grazie all’allarme lanciato da un’attenta suora, che ha visto tutto. Denunciati i due uomini che l’altro ieri avrebbero tentato di rubare la preziosa reliquia della Sacra Spina dalla chiesa di Santa Maria Maggiore. Si tratta di Y.M., 30 anni di Vasto e L. D., 34 anni, di Monteodorisio (Chieti), identificati in base alle testimonianze rese ai carabinieri subito dopo il tentato furto sacrilego. Secondo indiscrezioni, avrebbero voluto rubare la Spina per poi chiedere un riscatto alla parrocchia. Hanno rimediato invece una denuncia per concorso in furto aggravato. Nella riunione di oggi, i membri della congrega della Sacra Spina chiederanno ufficialmente al comune di Vasto di ottenere per la protezione della venerata reliquia una cappella blindata.

LA STORIA DELLA RELIQUIA – Sul sito della Confraternita, si legge: “La reliquia della Sacra Spina è di particolare interesse perché si ricollega alla Corona di spine che la tradizione riconduce alla passione di Cristo. Corona recuperata e poi donata da S. Luigi alla Cattedrale di Notre Dame di Parigi. Nel corso dei secoli furono tolte non poche spine per essere donate a Chiese e Santuari per ragioni meritorie particolari, come Pisa, Roma, Vicenza, ecc. Il privilegio della donazione toccò anche alla Chiesa di S. Maria Maggiore di Vasto. La Sacra Spina è legata direttamente alla famiglia d’Avalos e, in modo particolare, a Ferrante Francesco II d’Avalos che, in coincidenza con il Concilio Ecumenico Tridentino (1545-1563), quale delegato del re di Spagna Filippo II, ebbe in dono la Spina con bolla del Pontefice Pio IV che ne certificava la donazione straordinaria. La bolla papale, purtroppo, andò distrutta in un incendio divampato nella notte del 14-15 giugno 1645. Miracolosamente, la Sacra Spina rimase indenne grazie alla temerarietà di uno schiavo turco che, sfidando coraggiosamente le fiamme, riuscì a raggiungere la nicchia, ove era custodita, e a portarla in salvo, ricevendone, come premio, la libertà. Tale evento, ritenuto prodigioso, è raffigurato nella grande tela ad olio del 1857, situata sulla volta della navata centrale ed eseguita dal vastese Andrea Marchesani. La festa della Sacra Spina, venerata dai fedeli con immutato fervore e dedizione, si celebra il venerdì antecedente la Settimana Santa, giorno in cui la reliquia viene portata in solenne processione per le vie della città”.


13 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
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