Gli smemorati di Chieti


Enrico Di Giuseppantonio è stato un buon sindaco, quindi è presumibile razionalmente che sia anche un buon presidente della Provincia di Chieti. Sta almeno tentando di esserlo, semisommerso da debiti “pregressi” (come si dice quando li hanno fatti gli altri, prima), alla guida di un’amministrazione che i suoi scricchiolii sinistri deve sicuramente averne. Altrimenti non si spiega il fatto che, come riferiscono i giornali, la Provincia sia risultata contumace in una causa, e sia stata di conseguenza condannata ad un salato risarcimento di 150.000 euro, Direte: uno se ne può scordare che ha una una causa… Forse una persona, che comunque se dimentica una cosa simile, è sventata da morire.
Non un’amministrazione che ha dirigenti e consulenti legali. Pagati. Anche bene, supponiamo. Se un’istituzione si scorda la data dell’udienza in cui mette a repentaglio non i soldi del dirigente o del consulente legale, ma quelli dei cittadini, è quanto meno storta. E se lo è, va raddrizzata. Qualcuno deve rispondere di una simile sventatezza, Il buon presidente Di Giuseppantonio ne risponde comunque, in prima persona ma indirettamente, perchè è il presidente.
Ma gli smemorati di Chieti non possono restare nell’ombra, come se niente fosse.



22 Settembre 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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