Che sia proprio vero?


Tanti dicono che siamo alla frutta, non come Italia, ma come umanità. Parlano di fine del mondo nel 2012, citano le follie meteorogiche, i terremoti che squassano il mondo. Gli animali che muoiono, l’arte in rovina, gli isterismi e l’aggressività delle persone. Ovviamente uno non ci crede, tenta di trovare spiegazioni, di andare a fondo. Ma poi si sorprende a domandarsi: che sia proprio vero? E’ difficile pensare ad un domani, se l’oggi è ridotto così male. E’ difficile capire come possano andare avanti ancora a lungo l’Italia e l’Abruzzo, se, come tutti avevano scritto da mesi, oggi si scopre che nella Protezione civile c’erano (e forse ci sono) centinaia (non casi sporadici,
centinaia) di pregiudicati anche per gravi reati.
Uno può anche pensare che un pregiudicato possa ugualmente aiutare la gente.
Anzi, molti pregiudicati lo avranno anche fatto. Nessun dubbio. Anche mani sporche tirano fuori dalle macerie morti e feriti. Nessuna preclusione, quindi.
Però non potete vietarci una riflessione: in quale paese del mondo uno fa domanda alla Protezione civile, dichiara di essere immacolato, entra e ci rimane, perchè nessuno va a controllare? Ora sarà un fuoco d’artificio di scuse, spiegazioni, scaricabarile, rimbalzi di responsabilità Nessuno verrà fuori a dire: è colpa mia. Ci conosciamo bene, e conosciamo questo paese, immutato rispetto all’8 settembre del 1943. Però continuiamo a stupirci e a
chiedere: ma come diavolo facciamo ad andare avanti, ignari degli sberleffi e delle risate di scherno di tutta Europa, di tutto il mondo, e, nel caso della Protezione civile, di tutta Italia? Buon 2011.



30 Dicembre 2010

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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