“Così la ricostruzione resta in fieri…”


L’Aquila – Il giornalista indipendente Emidio Di Carlo ha inviato alle autorità abruzzesi e aquilane, e per conoscenza al presidente della Repubblica, la seguente lettera aperta: “Prima voglio le chiavi del modulo abitativo, poi seguirà la notifica tramite raccomandata”. Si porta a conoscenza per i provvedimenti urgenti che si riterranno opportuni su quanto accaduto nel periodo 17-21 gennaio c.a., anche nel merito dei colloqui intercorsi con i responsabili della Stuttura Gestione Emergenza (SGE) e presso la segreteria del Sindaco di L’Aquila.
Il FATTO
Il Sindaco di L’Aquila, nella veste di Vice Commissario vicario per la Ricostruzione, ha assegnato gli alloggi nel “Progetto CASE”, per “assicurare un’immediata assistenza alloggiativa di carattere provvisorio alle famiglie che hanno avuto abitazioni distrutte o gravemente danneggiate con esito di agibilità “E” o “F” e zona rossa.
Anche in Cese di Preturo, uno dei tanti “moduli abitativi” è stato consegnato previa stipula di regolare contratto il 29 settembre 2009, tacitamente rinnovabile alla scadenza, con riserva di “revoca a proprio insindacabile giudizio” ma con la facoltà da parte “dell’Amministrazione (ovviamente comunale) di sostituire il modo abitativo assegnato con altro allo scopo”.
Ciò premesso, in totale assenza di notificazione ufficiale scritta precedente, nella serata del 17 gennaio 2011, tramite cellulare”LINEA AMICA” asseriva e ribadiva con SMS successivo: “Appuntamento riconsegna chiavi CASE, venerdì 21 gennaio 2011, ore 9,50, presso CES-06-14”.
Il 20 gennaio, alle ore 17,20, dal nr. telefonico 0862-308 si rispondeva alla prenotazione richiesta al servizio “Assistenza alla popolazione” (SGE), diretto dall’avv. Paola Giuliani, fissandosi l’incontro per il 21 gennaio, alle ore 11.
Alla richiesta sul rispetto dell’appuntamento delle 9,50 in Cese, non è stata data risposta esaustiva. Sta di fatto che all’ora indicata non si è presentato nessuno fino alle 10,25. Alle 10,35 al momento dell’ingresso in SGE, dal numero 3480744934 giungeva la comunicazione di un ritardo con tentativo (respinto) di nuovo appuntamento. Un’ulteriore chiamata, alle 10,40, dal 3409827829, Ettore Fischione, dell’ufficio comunale, con presumibile direttore Marco Polidori, rinnovava la richiesta dell’appuntamento per la “SQUADRA”, senza fornire indicazione sull’Assessore Comunale di competenza.
Nell’incontro delle ore 11, con la Signora Valentina Tarquini, si sottolineavano :
- la mancanza di notifica scritta,
- gli impegni dell’Amministrazione (art. 12 del contratto),
- la possibile disponibilità degli alloggi (gestiti dalla SGE) del fondo immobiliare della Carispaq;
- l’avvenuto cambio di classificazione da “F” in “B” dell’alloggio di proprietà ante-sisma; cambio di cui non si era stati informati e avvenuto di recente; cambio che non implica la cessazione dei requisiti che hanno portato all’assegnazione nel Progetto CASE. La stessa Tarquini ha verificato sul computer che, addirittura, non risultavano presentati i documenti onde avviare la procedura per l’inizio dei lavori.
La Sig.ra Tarquini ha continuamente fatto riferimento al prot. n. 01078/U del 25 febbraio 2010 in cui il Sindaco ha indicato le ragioni della decadenza dei benefici che in ogni caso risultano collegati al diritto nel progetto CASE nonché sulla tempistica in caso di effettiva perdita del requisito.
Alle 12,45 è stato chiesto colloquio con il Sindaco. Nel Gabinetto vi è stato l’incontro con l’Assessore, Marco Fanfan,i il quale, appreso la situazione, è rimasto stupito, ritenendo esservi stato un disguido, che si impegnava a riferire al Sindaco. Contestualmente invitava la dipendente di Gabinetto a chiamare l’avv. Paola Giuliani, chiedendo di lasciare il recapito telefonico per gli sviluppi del caso.
Al di là della palese contraddizione tra quanto recita il contratto e quanto previsto nel protocollo citato, di quanto accaduto tra il 17 ed il 21 gennaio 2011, appare evidente che l’Assistenza alla Popolazione viene letteralmente negata, probabilmente alla sola fascia debole della popolazione sinistrata; da cui la necessità di abolizione della SGE che procura danni psicologici, morali, materiali al cittadino, calpestando la dignità umana. Di questo passo, l’’”Odissea della distruzione” è davvero in fieri”.


22 Gennaio 2011

Categoria : Dai Lettori
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