Gran Sasso nella rissa CTGS-Albergo


L’Aquila – Tra i tanti guai, anche la rissa tra Centro turistico e albergo pubblico di Campo Imperatore: per il Gran Sasso aquilano è bufera, ma a colpi di lettere e azioni giudiziarie. In questo modo sarà certo ancora più difficile tentare un piano di rinascita della montagna aquilana. Il presidente del Centro turistico, Miconi, ha inviato una secca lettera (che riproduciamo nella fotografia) all’Hotel di Campo imperatore, annunciando che dal 1 febbraio il personale del Centro e gli agenti di polizia adibiti alla sicurezza sulle piste innevate non consumeranno più i pasti nè pernotteranno, quando sarà necessario, nella struttura in quota, attualmente diretta da Teresa Viggiani. Motivo, gli attriti (di vecchia data) e le discordanze di vedute tra il CTGS e la gestione dell’hotel, invitato a presentare subito fattura per le proprie prestazioni erogate fino al 1 febbraio. Conti meticolosi, pretende Miconi, con numero dei pasti, nominativi dei beneficiari e tutti i dettagli. Un’intimazione perentoria e una rescisione degli accordi, che non contribuiranno certo a rendere più agevole il difficile lavoro del personale e dei poliziotti. Mandati a consumare pasti alle Fontari, con alcuni disagi di spostamento e di logistica.
Crescono i problemi per il Gran Sasso aquilano, anzichè diminuire.


30 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
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