Mia Casa su edilizia residenziale


L’Aquila – Il Mia Casa chiede a tutti i Consiglieri regionali, al Presidente Nazario Pagano, al Commissario delegato alla ricostruzione Gianni Chiodi e all’Assessore regionale alla Politica della Casa Angelo Di Paolo di esercitare le proprie competenze Costituzionali e Statutarie in materia di Edilizia Residenziale Pubblica e di accogliere le proposte avanzate dal Mia Casa immediatamente dopo il terremoto del 6 aprile 2009 , ed in particolare:
1 – predisporre e approvare i piani per la immediata messa in sicurezza antisismica del patrimonio abitativo pubblico secondo le indicazioni dell’art.11 della legge n.77/2009;
2 – formulare atti amministrativi, normativi e di indirizzo affinché le “aree e le pertinenze” su cui insistono le case popolari siano considerate “parti integranti” degli alloggi e ad essi direttamente collegate, non cedibili “a terzi non assegnatari”, né fatte oggetto di trasferimenti di volumi edilizi, né, tanto meno, vengano interrotti, sospesi e trasformati e/o separati i “contratti di locazione e di assegnazione” per tutte le unità abitative, compreso gli edifici popolari danneggiati e/o distrutti dal sisma del 6 aprile 2009;
3 – approvare una Legge Regionale per il ripristino del “riscatto graduale e sociale” degli alloggi ex-GESCAL a favore delle famiglie assegnatarie aventi diritto;
4 – procedere allo scioglimento delle 5 ATER della Regione Abruzzo, alla riforma del settore e al trasferimento ai Comuni delle competenze amministrative e di gestione della Edilizia Residenziale Pubblica.
Al Consiglio regionale si chiede inoltre di abrogare alcune modifiche apportate alla Legge Regionale n. 96 del 25 ottobre 1996 inserite all’interno della Legge Finanziaria per il 2011 e relative ai criteri di attribuzione dei punteggi per la formazione delle “graduatorie” di assegnazione degli Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, e in particolare:
a) la modifica riguardante le “condizioni soggettive”dei richiedenti: gli anziani ed i pensionati per ottenere 2 punti devono avere superato il 70° anno di età (e non più il 60° anno), mentre gli stessi otteneranno 3 punti a condizione che, al momento della domanda, vivano soli o in coppia.
b) la modifica riguardante le “condizioni oggettive” dei richiedenti: le famiglie che vivono in situazioni di grave disagio abitativo accertata da parte dell’Autorità competente ed esistente da almeno due anni alla data del bando, otterranno soltanto 2 punti (rispetto ai 5 punti precedenti).
Al Consiglio regionale si chiede di “chiarire e dare autentica interpretazione”, sia per il passato che per il futuro, alle “disposizioni” dell’art. 53 in materia di canoni di locazione con il quale si è inserita nella Legge Finanziaria la possibilità per le ATER della Regione Abruzzo di pretendere dagli assegnatari una “quota aggiuntiva” al normale canone di locazione “anche” per terrazze, cantine, scantinati, sottoscale, superfici scoperte di pertinenza dell’immobile, superfici condominiali a verde ed altre “pertinenze”, creando le premesse affinché le stesse ATER possano procedere in futuro a “privatizzare e vendere a terzi”, insieme a garage, autorimesse e locali già commercializzati, anche enormi volumi urbanistici di risulta ed aree verdi e pubbliche di grandissimo pregio e utilità sociale, al fine di evitare che quanto temuto si verifichi effettivamente in modo particolare a L’Aquila e nei Comuni del cratere, vista la “non ricostruzione post terremoto, e con conseguenze pesantissime a Pescara e in altri Comuni dell’Abruzzo come Avezzano, Sulmona, Vasto, Ortona, Lanciano e Teramo.


02 Febbraio 2011

Categoria : Cronaca
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