Chiodi dice la sua alla Commissione d’inchiesta


L’Aquila – IL PRESIDENTE FACCIA A FACCIA CON ORLANDO – Dalla situazione finanziaria al piano di rientro, dalla nuova rete ospedaliera alla nuova filosofia che andra’ a segnare il futuro della sanita’ regionale. E’ durata poco meno di un’ora e mezzo l’audizione del presidente della Regione e commissario della Sanita’, Gianni Chiodi, davanti alla commissione d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, presieduta dall’onorevole Leoluca Orlando. Affiancato dal sub commissario, Giovanna Baraldi, il presidente Chiodi ha risposto alle richieste del presidente Orlando, indicando i punti di criticita’ del sistema sanitario regionale e le azioni messe sul campo negli ultimi due anni sia in termini di riduzione del debito sia in termini di erogazione dei servizi sanitari. Sul fronte finanziario, Chiodi ha annunciato alla commissione d’inchiesta che “per il 2010 abbiamo stimato un disavanzo addirittura considerevolmente al di sotto della percentuale fissata nel programmatico del piano di rientro per il 2010. In due anni e’ stato ridotto del 22% il debito del sistema sanitario regionale e di 13,8 quello della Regione Abruzzo permettendo a Moody’s di aumentare il rating di affidabilita’ dell’Abruzzo”. Chiodi ha poi fotografato la situazione della sanita’ al momento del suo insediamento. “Ci siamo trovati di fronte a queste forti criticita’: eccesso di offerta, alti tassi di ospedalizzazione, prolificazione di unita’ operative complesse, prolificazione dei posti letto, ricoveri inappropriati. Questa situazione della nostra sanita’ ha portato all’esplosione del debito, che ad inizio 2008 era il piu’ alto d’Italia”. “I due punti piu’ importanti sui quali siamo intervenuti – ha spiegato meglio Chiodi alla Commissione – sono: interventi sui privati, fissando i tetti, firmando per tempo i contratti e rete ospedaliera, con la riconversione di sei ospedali che presentavano dimensionamenti talmente piccoli che a nostro giudizio mettevano a repentaglio la qualita’ dei servizi stessi. Questo processo ha interessato sei ospedali pubblici su 22 e portera’ all’abbattimento dei posti per acuti ma nel contempo ad una presenza piu’ immediata e diretta sul territorio. L’attuazione di questo piano sta producendo benefici non solo dal punto di vista finanziario, ma soprattutto per migliorare la qualita’ dei servizi offerti per la tutela della salute del cittadino. Stiamo lavorando sulla farmaceutica e sul personale. I risultati raggiunti hanno evitato di aumentare ulteriormente le tasse, ponendoci cosi’ come unica regione italiana sotto piano di rientro a non incrementare le leva fiscale, e portare, come detto, il disavanzo annuale 2010 al di sotto del programmatico”.


09 Febbraio 2011

Categoria : Cronaca
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