Magari tanti preti fossero come Osman


(di Gianfranco Colacito) – Diciamo quello che tanti, forse tutti, hanno pensato guardando stasera La Corrida di Flavio Insinna su Canale 5: “Magari tutti i preti fossero come padre Osman il prete di Roio”. Senza offesa per tanti altri sacerdoti che, forse, vivono convinti della loro missione. Padre Osman si è esibito alla Corrida (dilettanti allo sbaraglio, come si diceva tanti anni fa ai tempi dell’indimenticabile Corrado) con grande bravura, in un pezzo musicale sudamericano di autore, cantato e ballato a perfezione. E’ un artista e potrebbe benissimo interpretare uno spettacolo musicale, assai meglio di quanto facciano personaggi strapagati e venerati in tv. Ma non è questo che ci interessa. Il prete venezuelano che porta avanti la sua missione a L’Aquila, dicendo messa sotto una tenda a Roio, è un gran prete, un’anima pulita e un vero servitore di quella che molti chiamano fede e che possiamo chiamare come vogliamo. Simpatico, brillante, toccante nella sua modestia di missionario tra i terremotati, ha portato ai milioni di telespettatori di Canale 5 un messaggio di ardimento missionario, di trasparenza e di autentica fede. Con un appello che speriamo dia frutti: un aiuto per rialzare i tanti campanili crollati a L’Aquila. Chiesto con dignità e semplicità, senza retorica e senza storie lacrimevoli. Che magnifico esempio di compostezza, per il gregge ma anche per tanti pastori del gregge.



27 Febbraio 2011

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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