Salute – Agopuntura difesa col sangue


(di Carlo Di Stanislao) – Il Centro di Medicina Convenzionale dell’Ospedale S. Paolo di Roma, nonostante un guadagno netto di oltre 200.000 Euro l’anno ed una attività ventennale con 13.000 prestazioni ogni anno, dovrebbe chiudere il 1° marzo prossimo, perché c’è un ordinamento ministeriale che impone alla Regione, in regime di commissariamento, di non erogare prestazioni aggiuntive imposte a livello centrale previo il blocco dei finanziamenti della sanità. Ma il presidente della commissione regionale Sanità Michele Schiano, promette due settimane di respiro per poterne discutere con il Commissario Caldoro. “Chiederemo una proroga di 15 giorni alla chiusura del Centro di medicina non convenzionale per ragionare con il commissario Caldoro e fare in modo che queste strutture con tutte le loro potenzialità possano rimanere in essere”. Questo ha dichiarato il presidente della quinta commissione regionale della Sanità, incontrando il direttore dell’ambulatorio di agopuntura dell’ospedale San Paolo, che dovrebbe chiudere entro il primo marzo. Pazienti e lavoratori del Centro delle medicine non convenzionali (agopuntura e fitoterapia) dell’ospedale San Paolo nei giorni scorsi si sono mobilitati per scongiurare la chiusura della struttura. Martedì alcuni pazienti si erano incatenati alla porta del centro mentre il responsabile, il dott. Ottavio Iommelli, si era sottoposto a un prelievo di sangue forzato per protestare contro l’imminente chiusura (vedi: http://www.loadingvideo.net/video/r2kdHwcNONU/la-mia-protesta-ottavio-iommelli.html). Una protesta che ha ricordato quella di Mariarca Terracciano, l’infermiera dello stesso ospedale che nel maggio scorso mori’ proprio in seguito a un salasso a cui si era sottoposta per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. Agopuntore, Omeopata, Fitoterapeuta, Professore Medicina Tradizionale Cinese presso Università di Henan (Cina), il dott. Iommelli e Professore a Contratto nell’ambito delle Medicine non Convenzionali presso le Università di Chieti e di Napoli, oltre ad essere presidente dell’Associazione Italiana di Fitoterapia e Fitofarmacologia ed è autore di molti articoli scientifici e vari testi inerenti le Medicine non Convenzionali. Nel 2004, invitato dalla Cattedra di Endocrinologia Ginecologica, ha tenuto una lettura sull’uso dei fitoestrogeni presso la Sala Stefanini della Università de L’Aquila.


28 Febbraio 2011

Categoria : Cronaca
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