Mons. Seccia a Colleranesco


Giulianova – (com) – Prosegue la Visita Pastorale di Mons Michele Seccia che sabato sera ha salutato i fedeli della Parrocchia della Natività di Giulianova Lido ed oggi, domenica 6 marzo 2011, è stato accolto dalla comunità di Colleranesco dove resterà fino 12 marzo prossimo. “La Parola di Dio riecheggia sempre nella nostra coscienza ed indica la via del bene, non fatevi travolgere dal vento dell’opinione pubblica e dalla deriva che alcuni programmi in televisione ci indicano”, ha dichiarato il Vescovo di Teramo-Atri.
Tra i canti di gioia e le parole commosse del parroco don Ennio Lucantoni, Mons. Seccia ha salutato sabato sera, 5 marzo 2011, la Parrocchia della Natività di Maria Vergine di Giulianova Lido dopo aver incontrato anche i pescatori nel Mercato Ittico presso il porto che, rappresentati dal presidente di Federpesca Abruzzo, Walter Squeo, ed il presidente di Legapesca, Alberto Di Giulio, hanno voluto omaggiare il Vescovo di una targa ricordo con un’ancora incastonata sopra.
L’incontro con la marineria è stato soprattutto un momento di confronto nel quale sono state presentate le difficoltà che la categoria si trova ad affrontare in questo momento, con le persone che preferiscono sempre più il pesce congelato al pesce fresco nostrano, i forti limiti che continuano ad arrivare da Bruxelles ed il rincaro costante del carburante.
“Ho due piccole barche che mi costano ognuna mille euro di carburante al giorno, non sappiamo a chi chiedere aiuto e ci troviamo a non riuscire a pagare lo stipendio ai marinai a fine mese”, ha dichiarato un armatore del porto di Giulianova trovando l’appoggio del Vescovo “non perdete la speranza, trovatevi insieme, associatevi in modo da condividere esperienza e problemi. L’unione fa la forza, ed è motivo di fiducia e speranza”.
Un consiglio fraterno quello di Mons. Seccia che si è detto vicino alla realtà marinaresca perché originario di Barletta, dove ha potuto iniziare ad apprezzare i frutti di mare crudi di cui si è confessato ghiotto, una realtà che ha definito dall’antico e profondo senso religioso con valori, professionalità e solidarietà umana che vengono tramandati da una generazione all’altra e che devono essere conservati, anche in questo momento di crisi nel quale anche l’Europa non starebbe percorrendo la linea umanitaria, professando un rispetto giuridico che non tiene però conto delle contingenze.
“Fin quando l’Europa chiede di rispettare delle norme si mette avanti la legge, quando ci si trova di fronte a situazioni come quelle dell’isola di Pantelleria se ne lava le mani e dice che sono fatti dell’Italia”, ha affermato Mons. Seccia che ha sottolineato “se i confini italiani sono europei devono intervenire”.
Commovente il saluto del parroco della Natività di Maria Vergine, don Ennio Lucantoni, che ha ringraziato il sindaco di Giulianova e gli amministratori per la loro collaborazione attiva, giusto esempio di congiunzione tra cosa pubblica e chiesa, sperimentato anche durante la Visita Pastorale del Vescovo, definita come passaggio del Signore, di un apostolo curatore della gioia.
“Prego perché ci sia perseveranza, perché non finisca tutto questa sera ma sia l’inizio della nuova evangelizzazione e di conversione al Regno di Dio”, sono state le parole di don Ennio Lucantoni riprese con toni più severi nell’intervento di Mons. Seccia che ha invitato tutti ad un comportamento di corresponsabilità, portando quello che si celebra nel mondo del lavoro e nella società, “la Fede non ci deve far chiudere nelle sagrestie”.
Parole rivolte anche al sindaco Francesco Mastromauro, presente assieme al presidente del Consiglio comunale Nello Di Giacinto, il comandante della Polizia Municipale Roberto Iustini ed altri amministratori alla cerimonia, con l’invito specifico a vivere il loro impegno come spirito di servizio, “Gesù è venuto tra noi per servire non per essere servito”, questo deve essere il senso della politica che ha come obiettivo finale il bene comune.
“La natura ci insegna ma prima ancora Dio ce l’aveva già detto”, sono state le parole di Mons. Seccia domenica mattina, 6 marzo 2011, nella chiesa di Colleranesco, dove al suo arrivo per l’inizio della Visita Pastorale si sono raccolti numerosi fedeli oltre al vicesindaco Gabriele Filipponi ed il consigliere Fabrice Ruffini, che hanno potuto riflettere sulle parole del Vescovo che, ispirandosi alla parole della Bibbia, si è riferito agli ultimi episodi che hanno interessato la zona con il forte nubifragio, “non si può costruire una casa sulla sabbia, altrimenti poi il primo acquazzone ce la porta via”.
Un chiaro invito a percorrere la via del bene e non gli interessi personali e la violenza, messaggi che puntualmente vengono promossi dalla televisione dove programmi di scarso gusto promuovono modelli di vita che spingono le persone non all’emulazione del primo della classe ma bensì alla derisione dell’ultimo.
“La Parola di Dio riecheggia sempre nella nostra coscienza ed indica la via del bene”, ha affermato il Vescovo che ha invitato la comunità di Colleranesco all’unione “non fatevi travolgere dal vento dell’opinione pubblica e dalla deriva che alcuni programmi in televisione ci indicano”.


07 Marzo 2011

Categoria : Cronaca
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