SGE “strozza” con i canoni gli studenti


L’Aquila - (Nella foto gli studenti) – Al peggio non c’è mai fine e non finiscono i motivi per stupirsi, in una cittè che si proclama universitaria e invece sembra far di tutto per amareggiare la vita proprio agli universitari. Ora ai giovani si chiedono canoni di affitto da strozzinaggio, una goccia che farà traboccare il vaso della sopportazione. Per gli otto studenti universitari espulsi dalla residenza universitaria per aver fumato una sigaretta, la giornata odierna doveva essere la fine di un incubo, dopo le rassicurazioni giunte ieri dal Commissario vicario per la ricostruzione, Antonio Cicchetti che aveva assicurato loro degli alloggi messi a disposizione dalla Struttura per la gestione dell’emergenza (SGE) in un padiglione dell’ex caserma Campomizzi. E invece gli otto universitari sono stati bloccati dalla stessa Sge che pretende da loro un canone di affitto mensile per posto letto pari a 612 euro. La vicenda ha nuovamente gettato nello sconforto gli studenti, assititi dall’avvocato Wania Della Vigna e lasciato attonito lo stesso Francesco D’Ascanio, commissario straordinario dell’Azienda per il diritto agli studi universitari. Proprio quest’ultimo ha mostrato una e-mail della Sge con la quale veniva comunicato che per gli otto studenti universitari (che per avere fumato una sigaretta rischiano anche di perdere la borsa di studio) si sarebbe applicato la stessa tariffa per gli universitari ex-ospiti del campus universitario di Pizzoli (L’Aquila) ancora sotto sequestrato dall’autorita’ giudiziaria che ha ravvisato irregolarita’ ad alcune normative edilizie. “La cifra pattuita – ha spiegato D’Ascanio – era di 140 euro a posto letto, ora non capisco come mai sono usciti fuori da parte della Sge oneri aggiuntivi di cui noi dovremmo farci carico che fa lievitare la somma per posto letto a 612 euro. Mi sembra una richiesta eccessiva – ha continuato D’Ascanio – d’altra parte si parla di una struttura pubblica”. Basita l’avvocato Della Vigna che ha parlato di “una situazione assurda visto che ci erano state date tutte le rassicurazioni del caso, che i ragazzi potevano rientrare nella struttura della Sge”. Il caso verra’ nuovamente affrontato in una riunione prevista per domani tra le parti in cui verra’ concordato il pagamento. Intanto per gli otto studenti universitari si sono riaperte le porte del container, in cui sono ospitati da alcune settimane, ubicato nella periferia ovest della citta’.
(Ndr) – Sono in tanti a pensare che sarebbe opportuno farla finita con i cervelli che si cibano di pane e burocrazia, ciechi e sordi di fronte alla realtà delle cose. Prima di tutto, è ridicolo semplicemente che degli studenti siano perseguitati per aver fumato una sigaretta, in un paese dove a tutti i livelli non c’è limite alla scostumatezza e al macostume di ogni tipo. Fumare una sigaretta non sarà peggio che frequentare escort minorenni. In secondo luogo, è sfrontato esigere affitti da appartamento per un posto letto. E’ stonato in tutto e per tutto, nel concerto di retoriche affermazioni di attaccamento alla realtà universitaria essenziale per l’economia e la tradizione aquilana. Vediamo di farla finita, con questa storia patetica.


09 Marzo 2011

Categoria : Cronaca
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