GdF, sfollati ma anche rifugiati libici


L’Aquila – UNA PROPOSTA CHE DIFFICILMENTE TROVERA’ TUTTI D’ACCORDO – Il consigliere comunale Enrico Verini del FLI scrive: “Intervengo ancora una volta sulla questione relativa ai 40 nostri concittadini addetti all’assistenza che rischiano di perdere il proprio lavoro, perché nella struttura della Guardia di Finanza non vengono più ospitati gli sfollati aquilani in favore delle strutture alberghiere della costa.
Non comprendo davvero gli interventi contrari alla difesa del lavoro aquilano che ho letto in questi giorni; sono stupito di come si stia tutelando un interesse della categoria alberghiera della costa e non quello cittadino, in un momento tanto difficile; perché infatti sono oltre 300 gli aquilani attualmente relegati negli alberghi costieri che, con oltre 600.000 euro mensili, rimpinguano quell’economia e sostengono occupazione lì e non qui, dove ce ne sarebbe bisogno.
E invece di essere tutti uniti, noi aquilani, nel difendere i nostri diritti, anche su questo argomento inspiegabilmente e molto colpevolmente leggo dei distinguo, da parte di chi avrebbe il compito istituzionale di difendere il lavoro..
Allora lancio anche un’altra proposta, data la necessità del momento: l’Italia accoglierà fino a 50.000 rifugiati libici che fuggono dai pericoli della guerra; queste persone saranno distribuite in tutto il territorio nazionale, quindi anche in Abruzzo; ebbene, propongo la caserma della Guardia di Finanza per accogliere, al costo di 22 euro giornalieri e non quello di un albergo, tutti quelli che sono destinati in Abruzzo.
Facciamo una battaglia uniti, e lo dico a tutti, nel fare sì che questo frangente diventi occasione per ricompattarci in nome della difesa del lavoro, nella nostra città dove non si può permettere di non fare nulla, lì dove si può e dove è giusto farlo.
Rimetto la mia proposta nelle mani del Sindaco Cialente, che ha rapporti con il Sottosegretario Letta, affinché questa mia idea, fattibile e necessaria, diventi una opportunità e affinché, per una volta almeno, la politica recuperi credibilità facendo la cosa giusta”.


23 Marzo 2011

Categoria : Cronaca
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