Tornano gli assassini della città: perchè è chiuso l’albergo e tutti tacciono?


L’Aquila – IL GRAN SASSO INAGIBILE DA UNA SETTIMANA – OGGI CIALENTE DA LETTA SU DIMISSIONI – Provate a ripensarci su: a gennaio chiuse l’aeroporto per oltre un mese. Da due anni gli ambulanti aspettano uno straccio di mercato per poter guadagnare di che vivere. E ancora: il Comune caccia via l’azienda All One della Spee, 40 posti di lavoro, e nel contempo resta inerte di fronte alle attese dell’Alenia per un sito. Da una settimana è chiuso l’albergo di Campo Imperatore per un “guasto tecnico” e nessuno si chiede che guasto sia, se lo stiano riparando, quando si riaprirà, nell’imminenza dell’afflusso pasquale sulle piste. Alla città non viene fornita la minima informazione. Eppure, la cosa era nota da domenica scorsa, quando il nostro giornale pubblicò la notizia con tanto di fotodocumento. Gli assassini della città continuano impunemente la loro opera di demolizione, colpendo su più fronti. Ci si aspetterebbe una reazione almeno da parte di chi garantisce di avere a cuore il presente ma soprattutto il futuro dell’Aquila. Politica, istituzioni, forze sociali, mondo imprenditoriale, e invece la sola voce a levarsi – relativamente al clamoroso caso Spee – è quella di un pastore di anime, l’arcivescovo Molinari che, da aquilano doc più che da pastore, esprime il suo dolore e il suo sdegno di fronte al massacro del poco che resta. Gli altri farfugliano, imbastiscono tremebonde autodifese, tacendo sulle situazioni più gravi come se riguardassero un’altra città e non la loro.

CIALENTE DA LETTA – E’ stato confermato questa mattina l’incontro tra Cialente e il sottosegretario Letta, nel pomeriggio di oggi a Roma. Argomento: le dimissioni sì o no, la ricostruzione pesante non iniziata, l’ipotesi che grandi lobbies e potenti imprese frenino per accaparrarsi appalti da milioni e milioni di euro. Scenario fosco, delineato da Cialente, che chiede anche mezzi per poter chiudere il bilancio comunale entro marzo. Intanto, come leggete sopra, la città cade a pezzi e il comune – incredibilmente – dice no ad un insediamento industriale con 40 posti di lavoro. Situazione difficile. Letta farà magie?


26 Marzo 2011

Categoria : Cronaca
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