Giappone, risparmiamoci brutte figure


(di Gianfranco Colacito) – Il Giappone è un paese ammirevole non solo per il suo illustre passato storico, per le sue millenarie tradizioni, sia pure così lontane da quelle occidentali, ma per il suo presente. Nonostante i suoi guai, davvero terribili, mantiene la promessa a suo tempo fatta a L’Aquila: il dono di un palazzo dello sport, sommato a quello di un auditorium musicale. In questi giorni c’è contatto tra le autorità giapponesi e il comune aquilano, e c’è da cavarsi il cappello di fronte alla serietà, all’alto profilo morale di chi – nonostante tutto – intende mantenere la parola data. Un esempio, una lezione senza prezzo per l’Italia e per la politica del nostro paese. Che ha poco di cui vantarsi. Messa da parte, ma non dimenticata, la gratitudine per i nipponici, ci auguriamo soltanto che il comune dell’Aquila non ci infligga un’ennesima brutta figura, simile a quella – incredibile – collezionata con il polo polifunzionale donato dal Canada e aperto con mesi e mesi di vergognoso ritardo. Di cui nessuno ha mai chiesto scusa e fornito motivazioni. All’aquilana, insomma. Stavolta per favore non fate il bis. Con i giapponesi comportatevi bene. E’ molto più di un dovere.



21 Aprile 2011

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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