Di Orio: “Orgoglio e tenacia, 24.000 iscritti, quasi come nel 2009″


L’Aquila – MA C’E’ CHI ACCUSA IL RETTORE DI MANIPOLARE I DATI – (di Mardin Nazad) – “È un momento di grande orgoglio per noi, siamo riusciti a mantenere viva la nostra università.” Con queste parole ha aperto la conferenza stampa di questa mattina il Rettore, prof. Ferdinando di Orio. “I nostri studenti sono la garanzia che questa università funziona. Dal punto di vista delle iscrizioni, abbiamo migliorato i dati dello scorso anno che sembravano già di per sè eccezionali, e ci stiamo avvicinando ormai sempre di più ad una quota paragonabile a quella ante terremoto: abbiamo raggiunto i 24 mila iscritti.”
“Eroi” sono i 7500 pendolari per il Rettore che sottolinea:” fare lo studente oggi a l’Aquila, nelle condizioni in cui stiamo, con pochissimi posti residenza, solo i 300 della Caserma Campomizzi, è eroico. Eppure questa università è perfettamente i piedi.
Abbiamo una grande presenza di studenti provenienti da Teramo, Roma, Chieti, dalla nostra zona costiera, dai Comuni della zona interna della nostra regione e l’area interna del Lazio.”
Buone notizie sul fronte edilizia, finalmente la Facoltà di Lettere e Scienze della Formazione, in costruzione nel vecchio ospedale, riparte. Dopo 11 anni e varie peripezie, i lavori sullo stabile riprenderanno nelle prossime settimane e dovrebbero concludersi entro 14-18 mesi.
Con 5 milioni di euro, ottenuti attraverso uno spostamento dal fondo sulle Infrastrutture effettuato dal Provveditorato delle Opere Pubbliche, ripartono i lavori su Ingegneria e sul blocco ,Coppito 2, di Scienze; “Dal Miur non abbiamo ricevuto i 70 milioni di euro che erano stati stabiliti. Abbiamo affittato molti capannoni industriali che si stanno rilevando molto onerosi, ma non possiamo fare altrimenti. Chiederemo ancora al Ministero che venga prorogato lo stanziamento dei canoni di locazione perché purtroppo non abbiamo ancora ricevuto i fondi che consentirebbero di farci ripartire in stabili nostri. Anch’io ho seguito la conferenza stampa in cui il Ministro annunciava 69 milioni di euro all’università e 16 milioni alla casa dello Studente, ma in realtà non abbiamo avuto un euro.”
Sulla discussissima collaborazione Asl L’Aquila- Asl Teramo ,Di Orio afferma che “a mio parere, l’Aquila si difenderebbe molto meglio non restando chiusa dentro gli steccati.”"Durante un Consiglio Comunale ho detto,poiché ho sentito la disponibilità della Asl dell’Aquila, che se quest’ultima vorrà convenzionare i nostri colleghi medici che sono stati convenzionati a Teramo, io non firmerò la convenzione con Teramo e farò lavorare i colleghi presso la Asl dell’Aquila.
Fare commenti, come ho sentito, dicendo che tende a portare tutto fuori dalla città è sbagliato. Questa università si è battuta fin dall’inizio affinche tutto rimanesse qui. Il nostro destino e inseparabile dalla nostra città. E per quanto riguarda il progett degli Atenei Federati, intendo sostenere,di qui ai prossimi mesi, un corridoio dell’economia e della conoscenza che vada da Avezzano fino a Teramo, comprendendo le zone della provincia aquilana e le zone interne del teramano. Proprio come il corridoio Adriatico tra Pescara e Chieti. Dobbiamo superare i campanilismi e sviluppare sinergie con i territori vicini; i nostri giovani meritano e devono avere prospettive più ampie.”

DI ORIO “MANIPOLA LE INFORMAZIONI AD USO STAMPA”
A cicli di solito molto brevi, il Rettore Di Orio inonda la stampa di comunicati ed esternazioni a ruota libera, interpretando il suo ruolo in modo scenografico e del tutto personalistico.
Le prime avvisaglie di questa nuova “offensiva” pseudo informativa del Rettore c’erano già state ieri, quando alcune testate web riportavano un singolare comunicato sull’ordine dei lavori del prossimo Senato Accademico, annunciando un dibattito sulla Federazione tra atenei in quella stessa sede istituzionale. A parte la stranezza di voler a tutti costi trasformare in comunicato (cioè in notizia) un semplice ordine del giorno – ma questo, si sa, è un vizio congenito dell’ufficio comunicazione dell’Ateneo – andrebbe reso pubblico dal Rettore – se ne guarda bene! – che è di questi giorni un accesa polemica interna tra vertici dell’Ateneo (tra Rettore prof. Di Orio e Presidente Collegio Direttori, prof. Marcati) circa il fatto che il Rettore ha negato la necessità di un dibattito interno su questi temi e meno che mai di decisioni collegiali, arrogandosi un diritto – che non ha – di impegnare l’Ateneo in questioni di rilevanza esterna senza averne ricevuto un esplicito mandato. L’obiettivo di Di Orio è far credere all’esterno che esista una vivace dialettica democratica all’interno dell’Ateneo, cioè l’esatto contrario della realtà: l’iniziativa su Teramo è stata una sua mera esternazione incontrollata, senza alcun mandato del Senato e del CdA.
Che dire poi del continuo riferimento ai dati delle iscrizioni, di cui viene data notizia con regolarità ogni mese? E’ mai possibile che non si comprenda che, se c’è un merito, questo è delle centinaia di professori e ricercatori che hanno dato l’anima per tenere in piedi l’Ateneo dopo il terremoto, e che comunque tutto andrà verificato al momento cruciale della ripresa della tassazione?
Infine, ma non ultima per importanza, la questione del bando sulla sede di Ingegneria. Appare evidente la tardività dell’iniziativa, peraltro scarsamente o quasi per nulla pubblicizzata sui media, che appare più un tentativo di giustificare ex post le scelte fatte che non di risolvere un problema. E’ chiaro che oggi è molto più difficile reperire locali di quanto non fosse due anni fa, e comunque il risultato si persegue con una politica attiva di contatti istituzionali e proposte portate attivamente a soggetti interessati, non certo con un annuncio poco più grande di un necrologio pubblicato forse un paio di giorni”.
Firmato: Prof. Marco Valenti, Prof. Pierluigi Beomonte Zobel, Prof. Sergio Tiberti , Prof. Brunello Oliva


29 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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