Montereale, tutte le balle sul terremoto


montereale-collecalvoMontereale – Chi sa perchè (o si sa benissimo…) per Montereale, l’apparato che produce balle, imprecisioni, approssimazioni, omissioni, ieri ha funzionato a perfezione. Tutto o quasi è stato taciuto per 24 ore dalle fonti ufficiali dell’informazione sulle scosse che si susseguivano a ritmo impressionante, tanto che “ogni cinque-dieci minuti, ballavamo”, ha detto oggi in tv a Umberto Braccìli il sindaco Lucia Pandolfi. Ma la tv continuava nei telegiornali nazionali a riferire di “due scosse”, perchè così dicevano alcune fonti, forse indotte a minimizzare, o semplicemente incapaci di capire cosa stava accadendo. Troppi, tanti giornalisti sono inconsapevoli, impreparati, timorosi di urtare persone suscettibili e potenti, ma soprattutto ignoranti che di più non si può: sul bollettino dell’INGV leggevano “Monti Reatini”, quindi non Abruzzo, non provincia dell’Aquila, non Montereale… E poi si sa, la geografia e i giornalisti non vanno quasi mai d’accordo. Si leggono e si sentono cose come “in provincia di Balsorano”, oppure “Pescara, nelle Marche”, o “Civitanova di Puglia”, o peggio “temperature bassissime a Celsius”…
Ciò che è accaduto ieri, comunque, supera i limiti. Parlano i fatti. Montereale, come Cagnano e Capitignano, per decisione della Protezione civile non sono zone terremotate. Fuori dal cratere, può crollare tutto, ma è così. Quindi il terremoto lassù “non c’è, non deve esserci”. Invece c’è e come. Montereale aveva sette tendopoli, poi diminuite, ma oggi tornare sette. Per forza, alcune frazioni crollano: Vèrrico, per esempio, è inabitabile quasi per intero. L’economia è in rovina: pastori, allevatori, boscaioli sono sul lastrico: e ci resteranno, perchè… Montereale non è centro terremotato. Se invece il terremoto c’è (e forte, ieri almeno 11 scosse percepite, decine strumentali, paura, fughe, incubi, crolli e inagibilità a catena), bisogna fare in modo che non si sappia, bisogna edulcorare le notizie, bisogna dirottare le attenzioni. Così da molti è stato fatto, a testa china, ed è una vergogna. Ne prendano atto i politici, dalla presidente Pezzopane (che certo la verità non la nasconde), all’on.Lolli e al capo della Protezione civile Bertolaso. Non si supera il terremoto nascondendolo o riconoscendolo ad alcuni sì e ad altri no. Il terremoto c’è e durerà (dicono gli esperti), e la Valle dell’Aterno va aiutata fortemente: Barete è sismica, Pìzzoli pure, ma a tre chilometri verso Nord c’è la valle di “Sanghri La” dell’eterna felicità, dove quando si balla, si fa finta di nulla. Burocrazia cieca, sorda e ridicola anche sulla pelle della gente? Inaccettabile.
(Nella foto: Collecalvo di Montereale: nella zona sette tendopoli, decine di scosse in 24 ore, ma non è ufficialmente terremotata)


27 Giugno 2009

Categoria : Cronaca
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