Pensiamo agli abruzzesi emigrati in tutto il mondo


L’Aquila – (di G.Col.) – (Foto: Palmerini – Una comitiva di abruzzesi del Venezuela) – Nel 1979 all’aeroporto Logan di Boston (USA in attesa del volo per Roma c’imbattemmo al bar in un abruzzese originario di Montereale, che salutando ci disse qualcosa come “evjugodtrippe“. Ripensandoci in aereo capimmo che aveva voluto dirci “Have you a good trip”, buon viaggio. Erano così i “vecchi” abruzzesi in giro per il mondo, tanto dialetto nel loro inglese, magari “jarda” per “garden (giardino), “storu” per “store” (negozio) e così via. Ma molto cuore, molta ospitalità, generosità (regalavano 5 dollari come arrivederci), semplicità genuina e – spesso – una fortuna raggranellata negli USA o nel Canada, grazie alla loro intelligenza. C’era uno che telefonava dall’America all’ora giusta, per sentire le campane del suo paese al vespro.
Ad abruzzesi così oggi non bisogna più pensare, perchè tutto è cambiato, hanno fatto fortuna e soldi quasi tutti, e il livello sociale e culturale è ben più elevato. Hanno figli grandi e sono americani, australiani, canadesi, ma sempre abruzzesi. E grazie ad Internet leggono pure i giornali elettronici come il nostro, per sapere di casa loro. Oggi è possibile. Un a bella cosa.
A questi abruzzesi non bisogna chiedere solo soldi e consensi politici, come è stato fatto per tanto tempo, immaginandoli come vacche da mungere. Sono nostri conterranei che amerebbero essere considerati con rispetto e là, dove si sono stabiliti, hanno spesso fatto davvero tanta strada.
Con lo spirito giusto si rivolge a loro Goffredo Palmerini, che ha scritto un libro, prendendo lo spunto dal terremoto e dalla amorevole generosità dimostrata da tanti. Palmerini è il tramite giusto tra la nostra regione e i conterranei che vivono lontano, la persona che ha saputo stabilire contatti intelligenti e validi. Un esempio che le istituzioni dovrebbero considerare maggiormente, facendo di Palmerini una sorta di delegato agli abruzzesi nel mondo. Ci auguriamo che condividano l’idea il presidente del consiglio regionale Pagano e i responsabili delle varie associazioni. L’Abruzzo ha 1,2 milioni di abitanti, ma sicuramente un altro milione – almeno – nel vasto mondo dei cinque continenti. Stringiamo rapporti proficui, stabiliamo contatti e rapporti. Sarà conveniente e civile per ambedue le parti. Anche sotto il profilo del business, che certo non guasta.


13 Luglio 2011

Categoria : Cronaca
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