Commercio: Cioni scrive al Sindaco


L’Aquila – “I commercianti di questa città, dopo circa tre mesi, novanta lunghissimi giorni, ancora non riescono ad intravedere un orizzonte chiaro e definito rispetto alle loro legittime aspettative, di riprendere le rispettive attività; ed alle scelte imprenditoriali da assumere urgentemente nei prossimi giorni”, ha scritto il direttore della Confcommercio, Celso Cioni, in una lunga lettera inviata al Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente ed alle Autorità Locali e di Governo.
“Ciò vuol dire – prosegue Cioni – che diverse migliaia di persone, per lunghi anni, in modo autonomo e senza assistenza della finanza pubblica, unitamente a qualche migliaio di addetti, al momento vivono in una condizione psicologica particolarmente prostrata, problematica e precaria; in una sorta di totale incertezza, sia rispetto all’immediato, ma soprattutto alle prospettive del proprio futuro e delle proprie aziende. Nonostante le indiscusse ed apprezzate disponibilità, ad incontri, riunioni, dibattiti e quant’altro, ad oggi, concretamente, l’amministrazione comunale, ed anche la massima assise civica non si sono ancora pronunciati su decisioni che potrebbero, qualora assunte, favorire da una parte la reale ripartenza dell’economia cittadina, fortemente legata alle attività del terziario, e contemporaneamente il ritorno in città, di alcune migliaia di cittadini commercianti che stimolerebbero a cascata ulteriori rientri di popolazione residente nel capoluogo”. Il direttore Cioni, pur consapevole del drammatico momento che attraversa la città ed il territorio, ma “altrettanto consapevole, per aver per lunghi anni avuto personalmente responsabilità di pubblico amministratore, – sottolinea – penso che il tempo sia ormai maturo per assumere decisioni. Prima che sia troppo tardi. Iniziando con le istanze e le proposte avanzate, sia istituzionalmente che pubblicamente, dalla Confcommercio. Il tempo delle decisioni è ormai maturo e sono convinto che se non saranno assunte con rapidità, le conseguenze sul tessuto socio-economico, saranno pesanti e difficilmente reversibili”. “E’ proprio per questo che rivolgo un sentito ed accorato appello a tutte le Vostre sensibilità umane ed istituzionali – conclude Cioni – per alleviare un calvario iniziato il 6 aprile che però deve indurci tutti insieme sul crinale di un’altrettanto sacrosanta resurrezione civica, che dobbiamo intraprendere senza più, alcun indugio”.


02 Luglio 2009

Categoria : Politica
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